Bonus sì, bonus no, questo è il dilemma. Dopo l'euforia per il 'regalo' Irpef di 80 euro del governo di Matteo Renzi, cominciano a sopraggiungere gli 'incubi' per coloro che potrebbero rimanere beffati dal Decreto: sì, perchè esaminando il testo del provvedimento che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, c'è un serio rischio che una buona fetta di lavoratori rimanga a bocca asciutta o che, comunque, ne possa beneficiare in minima parte. Ecco perchè.


Governo Renzi, bonus Irpef 80 euro, arriva la beffa? Il fattore 'capienza'

La sorpresa è che per giovani apprendisti, mamme con contratti part time, o anche cassintegrati, rientrano tra coloro che avrebbero diritto di prendere il bonus Irpef, ma non avendo la cosiddetta "capienza fiscale e contributiva", potrebbero dover aspettare il prossimo mese di dicembre 2014 per incassare tutto la 'promessa somma': questo perchè, a fine anno, l'azienda per la quale lavorano che rappresenta il sostituto d'imposta, provvede a calcolare il conguaglio dei crediti e dei debiti. 


Governo Renzi, bonus Irpef 80 euro, ecco le categorie a rischio

Attenzione, però, perchè potrebbe esserci addirittura la clamorosa beffa dietro l'angolo: infatti, c'è pure il rischio, data la dimensione media delle aziende italiane, che l’impresa non sia nelle condizioni di poter compensare, in quanto non abbastanza 'capiente'. E' il caso, per esempio di piccole aziende in cui ci siano dei lavoratori in cig a zero ore e i dipendenti potrebbero non riuscire ad incassare tutto il bonus previsto da Matteo Renzi.


Le categorie maggiormente a rischio, dunque, sarebbero i lavoratori part-time (in gran parte giovani e donne), apprendisti che percepiscono un basso reddito e, soprattutto, lavoratori di aziende che stanno facendo uso di cassa integrazione a zero ore o comunque con un numero ridotto di ore. Tutto questo è dovuto al fatto che queste categorie di lavoratori stanno pagando contributi ridotti e un Irpef ridotta, o addirittura azzerata, nel caso di familiari a carico.