L'offerta pubblica di acquisto e di scambio (OPAS) formalizzata dalla società EI Towers nei confronti di RaiWay sembra non avere senso. Secondo diversi analisti finanziari ed economici infatti appare curioso che l'azienda controllata da Mediaset si sia lanciata in una operazione da 1 miliardo e 200 milioni su una società a maggioranza pubblica senza prima aver fatto una "indagine", una verifica. Il sospetto di chi protesta - infatti - è che questo sondaggio in realtà sia stato fatto, e che dunque EI Towers possa portare a termine la sua offerta con successo, nonostante le precisazioni governative.
E' possibile - si chiedono in molti - che una grande azienda come Mediaset faccia un "errore" così grossolano? Mediaset per ora tiene la bocca chiusa. Sia Fedele Confalonieri che Silvio Berlusconi non parlano, anche se i giornali più vicini alla famiglia fanno rimbalzare un concetto: l'idea di fondo è quella di mettere insieme le due aziende e di fare una sola rete. Le modalità tecniche sono secondarie. Come dire: potrebbe anche essere RaiWay a comprare EI Towers.
EI Towers spiega nel documento illustrativo dell'OPAS, inviato alle autorità competenti, che "l'Offerta è finalizzata alla creazione di un grande operatore unico nazionale nel settore delle infrastrutture destinate all'ospitalità degli apparati televisivi e radiofonici, in grado di svolgere un ruolo rilevante anche nel settore delle telecomunicazioni" .
Cruciale, in questo senso, sarebbe la "creazione di un operatore unico delle torri broadcasting", che consentirà al nostro Paese di "porre rimedio alla attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale".
L'idea insomma - dice l'azienda di proprietà di Mediaset - è quella di superare il nostro inefficiente duopolio, e di metterci allo stesso livello degli altri Paesi europei industrializzati, perché in Francia, Gran Bretagna o Spagna le infrastrutture vengono gestite a livello nazionale da un unico operatore.
Ovviamente EI Towers garantisce che "continuerà a garantire l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori radiotelevisivi, in modo indipendente, secondo termini trasparenti e non discriminatori". In ogni caso ora - formalmente - il direttore generale Rai Luigi Gubitosi dovrà informare il cda della OPAS, e sia la Consob che l'Autorità Antitrust dovranno pronunciarsi.