Nel corso del tempo i mezzi di trasporto sono diventatisempre più veloci. E così anche i treni, con un sistema che oggi è sostanzialmentebipolare, basato sui regionali da un lato, più economici ma anche più lentieffettuando più fermate e coprendo distanze medio-basse, e quelli ad altavelocità, con poche fermate e capaci di raggiungere distanza medio-lunghe inbreve tempo. Si pensi al collegamento tra Milano e Roma in due ore e mezza.Certo, i treni presi quotidianamente non sono sempre impeccabili, anzi. Equalche difetto lo mostrano anche quelli ad alta velocità, con le società cheprevedono eventuali rimborsi entro un tot di ritardo.
Trenitalia, che da qualche anno deve vedersela con laconcorrente Italo (la quale non naviga però in buonissime acque), hamodificato da ieri le regole riguardanti i ritardi dell’Alta velocità. Vediamoallora quali sono le novità introdotte.
Le novità introdotte
Come riporta Libero, che a sua volta cita come fonte Leggo,se i treni Frecciarossa, Frecciargento eil Frecciabianca effettuano malauguratamente un ritardo compreso tra i trentaed i cinquantanove minuti, la società indennizza lo sfortunato viaggiatore conun bonus da utilizzare per un altro viaggio, il quale però deve essereeffettuato a partire dai tre giorni successivi ed entro e non oltre un anno(ossia dodici mesi). La novità è che prima il rimborso parziale del bigliettoera previsto soltanto se il ritardo varcava la soglia dei sessanta minuti.
In cosaconsiste il rimborso? Non denaro ma un bonus pari a un quarto(venticinque percento) del prezzo del biglietto della corsa che ha tardato.
Dove richiedere il bonus
Il rimborso può essere richiesto presso le biglietterieTrenitalia, a un’eventuale agenzia di viaggio se lo ha acquistato lì, sul sitodella compagnia (ma solo in caso di biglietti ticketless acquistati on-line), alCall Center o tramite mail.
Comunque è sempre bene farsi un giro sul sitoufficiale della compagnia o chiedere a una biglietteria della stazione a sé piùvicina per ulteriori informazioni.