Considerato l'interesse suscitato dal precedente articolo pubblicato nella rubrica EconomicaMente di Blasting News, in cui parlavamo del fenomeno delle monete virtuali, riprendiamo qui in parte l'argomento analizzando la singolare genesi della Lira che fino a pochi anni fa era la moneta corrente in Italia e la cui origine risale a parecchi secoli or sono.

La cosa più curiosa delle vicende della Lira consiste nel fatto che, per parecchi secoli, essa rimase una unità di riferimento del sistema monetale, senza essere una moneta; fungeva da unità di misura, veniva utilizzata correntemente come unità di conto di riferimento per gli scambi e le compravendite, ma nessuna zecca la coniava.

Una unità ideale di conto, cioè in sostanza una vera e propria moneta virtuale che, come le monete virtuali in uso ai giorni nostri, consentiva di trattare e vendere in Lire senza che nessuno avesse mai toccato una Lira in forma di moneta.

Questo perché la Lira ebbe origine da una unità di peso in uso tra i Romani, la "Libbra", che equivaleva circa ai nostri attuali 325 grammi. Con le riforme monetarie attuate da Carlo Magno tra la fine del 700 e i primi dell'800, la Libbra si trasformò da unità di peso in unità di riferimento del sistema monetale. Quella riforma monetaria, infatti, introduceva il monometallismo argenteo, dando corso al Denaro, per coniare il quale le zecche dovevano consegnare 240 pezzi (240 denari) per ogni Libbra di argento ricevuta.

Il Denaro era quindi una moneta, mentre la Lira (Libbra) era una unità di misura, una unità di conto multipla del denaro stesso; si preferiva dire "pagami dieci lire" invece di dire "pagami duemila quattrocento denari", per lo stesso motivo per cui ci si esprime, ad esempio, in kg anziché nell'unità in grammi.

E' interessante anche ricordare, come descritto nel volume "Le avventure della lira" (Carlo M.

Cipolla- Ed. Il Mulino) che dal sistema monetario carolingio uscì l'impianto di equivalenze monetarie 1lira=20 soldi=240 denari, in cui le prime due restavano monete virtuali e il denaro l'unica effettivamente circolante. E' ancora più interessante notare come la Gran Bretagna, che oggi appartiene al gruppo di paesi europei non aderenti alla moneta unica, all'epoca della Rivoluzione Francese non subì il passaggio al sistema decimale introdotto nei paesi di orbita francese, per cui ancora oggi il sistema monetario britannico si basa sulle equivalenze di derivazione carolingia: 1pound (libbra)=20 shillings (soldi)= 240 pennies (denari).

Questo dimostra ancora una volta come la storia economica, e in essa le vicende legate alla storia delle monete, sia importante per comprendere meglio e gestire le questioni monetarie contemporanee. La vicenda della Lira ci rivela come il fenomeno delle monete virtuali non sia affatto esclusiva dei nostri giorni, ed insieme dimostra come sia possibile la convivenza di sistemi monetari a circolazione reale o di natura virtuale.