Durante un'intervista lo sconforto di Matteo Renzi
"Mi indigno quando pensoche quasi trenta porti in Italia fanno insieme la metà di Rotterdam. Credo checi sia lo spazio per un efficientamento straordinario dei porti italiani. Perònon possiamo far sì che ognuno faccia come vuole". "Non possiamoavere in 200 km dieci porti di rilevanza strategica”.Ad aprile il premier nonmancò di sincerità e parlò della necessitàdi un nuovo progetto, menzionando il porto più importante d’Europa (Rotterdam).In effetti, secondo i dati di Assoporti, nel 2013 i grandi porti italiani (GioiaTauro, Genova e La Spezia) hanno totalizzato tutti insieme un volume di soli 6,38 milioni di container, mentre il porto olandese di Rotterdam da solo è arrivato a ben 11,62 milioni.
Il nuovo progetto di riforma: 8 aree logisticheintegrate
Anticipato dal Secolo XIX, il"Piano strategico della portualità e della logistica" prevede solo otto "Autorità di Sistema portuale",al posto delle 24 autorità portuali oggi esistenti: ad agosto dell’anno scorso,9 autorità portuali su 24 risultavano commissariate.
Il piano configura l’Autoritydell’area nord tirrenica che comprenderà i porti di Genova, La Spezia, Savona eMarina di Carrara. L’Autority dell’area nordadriatica provvederà a quelli di Venezia, Trieste, Ravenna e Ancona. Anche l’area tirrenica centralene avrà una, responsabile per Livorno, Piombino e Civitavecchia.
L’Autority per la Sardegna si occuperàdi Cagliari-Sarroch ed Olbia-Golfo Aranci.
Più a sud ci sarà quelladella Campania per Napoli e Salerno e quella della Pugliasovraintenderà i porti di Bari, Brindisi, Taranto e Manfredonia (FG).
Ci sarà un’Autority per laCalabria e lo Stretto con competenza sull’importantissimo porto di Gioia Tauro(RC) e su quello di Messina. Chiude l’elenco quellain Sicilia che dirigerà quelli di Palermo, Catania ed Augusta (SR).
Per quanto riguarda le funzioni di queste nuove autorità, ilpiano prevede che “in tali soggetti potranno essere concentrate tutte le principalifunzioni di promozione, pianificazione, gestione e controllo oggi attribuitealle Autorità Portuali”.
Qualche esponente politico localeha negato la convenienza di accorpare alcune autorità portuali.
Il movimento di container in Europa ed in Italia
Secondo la “InternationalAssociation of Ports and Harbors” (IAPH), i primi dieci porti nell’Unioneeuropea per movimento di container, nel2013 sono stati:
1 Rotterdam (Paesi Bassi)
2 Amburgo (Germania)
3 Anversa (Belgio)
4 Bremerhaven (Germania)
5 Algeciras (Spagna)
6 Valencia (Spagna)
7 Felixstowe (Regno Unito)
8 Il Pireo (Grecia)
9 Gioia Tauro(Italia)
10 Duisburg (Germania).
Nel 2014 il porto di GioiaTauro perde circa il 3,8% del traffico ma resta primo in Italia: secondo il sitointernet dell’autorità portuale, ha movimentato in totale 2.969.802 teu (“Twenty-foot Equivalent Unit”, misurastandard dei container ISO con lunghezza di 20 piedi, circa 6 metri).
Ilflusso di container è invece aumentato nel porto di Genova: stando all’autoritàportuale, alla fine dell’anno scorso è stato registrato un nuovo record storicocon un totale annuale di 2.172.944 teu.
Secondo dati forniti da Unioncamere,nel 2014 la nostra “economia del mare” ha generato 43,7 miliardi di euro di valoreaggiunto (circa il 3% del totale dell’economia), impiegando circa 791.400persone (circa il 3,3% del totale degli occupati in Italia).
Il “Logistics Performance Index” della Banca Mondiale,che valuta il livello della logistica in 160 nazioni, ha assegnato all’Italia il 20° posto per l'anno 2014.