Bollette per consumi di energia elettrica a quattro cifre, distacchi imposti nonostante i pagamenti, rimborsi per eccedenze nei pagamenti che non arrivano. Non è propaganda populista, ma è la realtà che viene fuori dalle segnalazioni di migliaia di consumatori che si trovano in queste situazioni anomale. E non è neanche l'accusa diretta ad un unico gestore di energia elettrica, ma è una situazione comune a moltissimi di loro.

L'Antitrust in azione

I casi di bollette "pazze" abbondano nella nostra penisola, a tal punto da scatenare una vera e propria corsa al reclamo ed alle richieste di annullamento.

Le segnalazioni di cui si è a conoscenza hanno superato i 500mila casi e sono in continuo aumento. La maggior parte, poi, hanno già passato la fase della sola segnalazione e sono arrivate al contenzioso. È senza dubbio una situazione da correggere e da rimediare e per questo è intervenuta l'Antitrust, la società che controlla la libera concorrenza nei mercati e che tutela i consumatori da eventuali rincari stabiliti a monte dai "cartelli" di aziende del medesimo settore. Le società di distribuzione dell'energia elettrica finite sotto la lente di ingrandimento sono Enel Servizio Elettrico, Enel Energia, Eni, Acea ed Edison. Nelle loro sedi, queste società hanno già ricevuto le prime ispezioni dalla Guardia di Finanza.

In pratica, l'Antitrust ha avviato quattro procedimenti istruttori, uno per ogni società finita nel mirino.

Che risultati si attendono?

A seguito delle segnalazioni e dei reclami, molti dei quali provenienti da associazioni di consumatori, l'autorità garante del mercato e della concorrenza, l'Antitrust, è intervenuta per vedere se sono state commesse violazioni di leggi e norme previste dal Codice del Consumo.

Per il momento, il risultato immediato è che i casi di reclami sono sensibilmente diminuiti. Questo perché il solo annuncio dell'imminente apertura dell'istruttoria, ha già sortito un effetto deterrente nell'invio di bollette strane ai cittadini. Sotto controllo finiranno le fatture emesse su consumi presunti, la mancata presa in considerazione delle autoletture, i distacchi di corrente per mancata registrazione dei pagamenti ed i conguagli effettuati anche su diversi anni. Ce n'è abbastanza per aprire un piccolo scandalo energia.

Cosa dicono le associazioni

FederconsumatoriAdusbef sono soddisfatte dell'apertura dell'istruttoria. È una piccola vittoria per segnalazioni che le associazioni fanno da anni. Sono comportamenti disdicevoli che minano la vita delle persone, soprattutto di quelle appartenenti alle fasce più deboli. Il numero di reclami è sicuramente minore dei casi presenti sul territorio. Sicuramente molti anziani, ma non solo, preoccupati dalle possibili conseguenze come il distacco della fornitura, pagano senza nemmeno lamentarsi anche cifre piuttosto elevate. Cifre relative a consumi che il soggetto non ha effettuato e quindi da non pagare.