Come proposto dalla Legge di Stabilità 2016, da gennaio 2016 il canone RAI sarà nella bolletta della luce. Lo ha confermato Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni.
Perché la nuova legge viene considerata ingiusta?
Partiamo da una premessa: l'italiano medio, secondo gli ultimi sondaggi, percepisce il canone RAI come una tassa inutile ed ingiustificata, appartenente ad un'epoca passata e non più esigibile. Essere obbligati a pagare una tassa per il possesso di una Televisione, nel 2015, viene considerato un oltraggio alla libertà di scelta.
Se il cittadino non guarda programmi delle reti RAI, ma solo quelli delle altre emittenti televisive che non richiedono un contributo di tasse, allora si sente in diritto di non pagare il canone.
La concorrenza con le altre emittenti televisive
L'accusa più pesante che viene mossa al pagamento obbligatorio del canone è la contravvenzione al principio di concorrenza leale: lo Stato, patrone della RAI, riceve contributi pubblici per offrire un servizio che le altre emittenti elargiscono a proprie spese.
Il servizio pubblico viene visto come servizio di Stato. Nel 1995 i Radicali proposero al popolo un referendum in cui si chiedeva di esprimere la propria opinione circa la privatizzazione della RAI.
13 milioni e 736 mila italiani, ovvero il 54,9% della popolazione, votarono a favore di una parziale privatizzazione della RAI. Il referendum non riuscì in ogni caso a cambiare le cose.
La percezione del canone tra gli italiani
Tra tutte le tasse che gli italiani devono pagare, risulta dai sondaggi che quella del canone è di gran lunga la più odiata.
L'impressione è che questo sentimento popolare non sia destinato a mutare nel breve periodo, vista la nuova proposta di renderlo pressoché inevitabile poiché unito alla bolletta dei servizi elettrici.
Per tutti questi motivi gli occhi sono puntati su gennaio 2016, quando la nuova legge entrerà in vigore. Si vedrà segli evasori del canone verranno decimati o resisteranno indomabili e se le sanzioni verranno davvero applicate con tanta severità.