I consumi per le festività natalizie finalmente tornano a salire. Il trend positivo, 3% rispetto lo scorso anno (per un giro d’affari di 10,1 miliardi di euro), si registra dopo 8 anni. Lo afferma l’associazione dei consumatori Codacons. Secondo l’Ente che difende i diritti dei cittadini italiani, a trainare il mercato sono stati iregali, giocattoli, hi-tech e alimentari che hanno prodotto un volume di spesa di 2, 8 miliardi di euro con una crescita del 5% rispetto il 2015.
Calano i viaggi all’estero
Non si può dire lo stesso del settore viaggi: per il nostro settore economico d’eccellenza, il Codacons, ha registrato, invece, un sensibile calo di prenotazioni divacanze e soggiorni all’estero, probabilmente dovuto dai recenti atti terroristici che hanno interessato l’Europa occidentale, in particolare la capitale della Francia, Parigi.
Ma anche altre mete, non solo europee, hanno fatto registrare un notevole calo di presenze. Anche le capitali del Medio Oriente hanno visto meno turisti italiani affollare le loro strade, rispetto gli anni passati.
Spesa oltre le aspettative
Secondo quanto stimato dall’associazione, i consumi natalizi sono andati ancora meglio rispetto le previsioni, considerato che si è speso circa 168 euro procapite. Secondo l’associazione, con i dati rilevati, sono stati smentiti i soliti “corvi” che avevano parlato di una spesa ben sotto al budget indicato e che avevano prospettato un Natale amaro per la gran parte degli italiani.
Così spiega il Presidente del Codacons
Il Presidente del Codacons nazionale, Carlo Rienzi, spiega che la differenza di spesa, rispetto al periodo pre-crisi, è molto elevata.
Mentre nel 2007 i consumi delle spese natalizie effettuati nel mese di dicembre, presso negozi, centri commerciali e grande distribuzione ammontavano a 18 miliardi di euro, nel 2015, solo per il periodo di Natale sono stati spesi 10,1 miliardi di euro: “ciò significa che ci sono ancora 7,9 miliardi di euro di minori consumi da recuperare”, ha affermato Rienzi.