La Legge di Stabilità non è solo pensioni o riduzione delle tasse, ma prevede anche interventi nel campo sociale. La lotta alla povertà crescente in Italia non lascia certo indifferente la nostra politica, nonostante il credo generale. Nella manovra finanziaria che adesso è in discussione a Montecitorio, ci sono punti ed emendamenti che riguardano aiuti ai cittadini maggiormente in difficoltà, come la Social Card per il 2016, che costituisce un'idea di risoluzione al disagio economico di numerose famiglie italiane: l'importo è stato stabilito nella quota di 400 euro.

Vediamo insieme i dettagli delle proposte al fine della lotta alla povertà.

La lotta alla povertà

Il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, non è preso in considerazione, non è attuabile al momento per le scarse coperture economiche presenti nelle casse dello Stato. Probabilmente se ne riparlerà in futuro, ma oggi, nella Legge di Stabilità ci sono stanziamenti per gli indigenti, per dare una mano a chi ne ha davvero bisogno. Nella Legge di Stabilità ci sarà spazio per uno stanziamento di 600 milioni di euro che finiranno nel fondo per la lotta alla povertà. In verità, il progetto dell’Esecutivo di Matteo Renzi, è triennale, comprenderà il 2016, 2017 e 2018. Infatti, ai 600 milioni stanziati oggi, si aggiungerà un miliardo nel 2017.

Come dire, il capitolo è delicato ed importante ed il Governo cerca di mettere in piedi una forma di sostegno e di inclusione sociale per i più deboli.

Social Card 2016, estesa a tutta la penisola

Non sarà un reddito minimo per tutti, ma si parla di concedere una Social Card per le spese alimentari, le bollette della luce e quelle del gas per i cittadini con redditi che non consentono una vita dignitosa.

Questa social card non va confusa con la carta acquisti da 40 euro al mese per le famiglie con bambini sotto i 3 anni o per pensionati sopra i 65 che resta tale anche nel 2016. La Social Card di cui parliamo è quella che è stata già attivata in via sperimentale nelle 12 più grandi città italiane e che dal 1° gennaio 2016 sarà attivata su tutto il territorio nazionale.

La card erogherà un importo massimo di 400 euro al mese per ciascun nucleo familiare avente diritto. In attesa dell’approvazione della Legge di Stabilità e del decreto attuativo di questa carta sociale, possiamo già dire che i modelli per la domanda saranno resi disponibili dall’Inps e dagli Uffici Postali.

I soggetti richiedenti dovranno avere determinati requisiti reddituali da dimostrare attraverso la produzione del proprio modello ISEE. I limiti di reddito, se rispecchiassero quelli per la sperimentazione nelle grandi città dovrebbero essere inferiori ai 3.000 euro di ISEE. Sarebbe necessario anche avere un patrimonio mobiliare (buoni fruttiferi, conti bancari ecc..) inferiore agli 8.000 euro ed una casa di proprietà con un valore catastale inferiore a 30.000 euro.

Necessaria anche la presenza di un minore o di un invalido nel nucleo familiare. Inoltre, come per la Naspi e gli altri sussidi per disoccupati e senza lavoro, anche per la Social Card sarà necessario stipulare una sorta di patto di servizio, cioè l’adesione a partecipare a percorsi di nuova inclusione sociale del beneficiario.