Il ddl concorrenza, il quale contiene più di mille emendamenti, è stato presentato all’interno delle varie commissioni parlamentari del Senato per le relative discussioni. L'obiettivo del ddl concorrenza presentato dall’Esecutivo è principalmente quello di semplificare le regole, rendendo dunque il mercato più aperto alla competitività. In quest’ottica si vogliono anche abbassare i costi dei servizi per i cittadini. I settori principalmente interessati dalla riforma sono la Rc Auto, il passaggio al mercato libero nel settore dell’energia, le multe e le polizze assicurative legate ai mutui.

Il ddl in verità già dall’anno scorso è stato sottoposto a varie modifiche, specialmente con riferimento ad alcuni capitoli dolenti come quello sui professionisti, sulle poste e sull’energia e sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, bloccata a Montecitorio. L’iter parlamentare, dopo che il ddl è stato approvato in seconda lettura il 7 ottobre scorso alla Camera prevede ora entro il 15 di febbraio, l’approdo nell’aula del Senato dove sarà licenziato definitivamente, ritornando cosi’ alla Camera in 3^ lettura per l’approvazione definitiva.

Niente accertamenti per i colpi di frusta: effetti

Un ampio dibattito aperto in questi giorni ha riguardato inoltre proprio un emendamento inserito nel testo del ddl che elimina gli accertamenti strumentali per i' colpi di frusta', provocati da vari tipologie di incidenti.

Essi quindi potranno essere verificati con un semplice controllo clinico invece che con le 'lastre'. L’abolizione dell'obbligo dell’accertamento strumentale per i colpi di frusta infatti ha provocato un'immediata reazione da parte dell’Ania, l'associazione delle compagnie assicuratrici, la quale ha paventato Il rischio che, in questo modo aumenterebbero i furbetti che speculano sulle polizze, inventandosi apposta danni fisici.

Lo stesso dirigente generale dell’Ania Focarelli ha precisato che c’è però anche un altro rischio strettamente collegato: quello di portare ad un aumento e non ad una riduzione dei prezzi dei premi, il tutto a danno degli automobilisti onesti. Finora la norma del 2012 che ha introdotto questo accertamento più rigoroso ha di fatto comportato una diminuzione dei danni fisici lievi da 580.000 nel 2011 a 370.000 nel 2014.

Che tradotto vuol dire che si sono risparmiati 1 miliardo di euro all'anno. Destano inoltre preoccupazione quegli emendamenti presentati da FI e Sel che vogliono eliminare le clausole che la compagnia propone agli assicurati per avere degli sconti.

Quali sono gli altri punti critici del ddl concorrenza ?

All’interno del ddl concorrenza sussistono però anche altri punti controversi relativi a quegli emendamenti che permetterebbero la vendita dei medicinali di fascia C nelle parafarmacie. Sul settore dell’energia, si sta discutendo inoltre sulla possibilità di ultimare il passaggio dalla maggior tutela al mercato libero entro la data del 1^ gennaio 2018. Sul fronte gli avvocati è stata messa in stand-by la possibilità per essi di autenticare gli atti relativi alle vendite di immobili non residenziali di valore inferiore ai 100mila euro.

Non per ultimo occorre ricordare la questione della 'parity rate' che elimina le clausole contrattuali che vietano agli hotel di offrire prezzi più bassi rispetto a quelli praticati da piattaforme online. Polemiche anche dei tassisti sulla norma sul noleggio con conducente che riguarda Uber e che mira a cancellare l’obbligo del rientro in rimessa dopo ogni singolo servizio.

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