Sembra ci siano spiragli di luce per la ripresa economica del nostro Paese.Secondo i dati forniti dall'Istat, in Italia cresce il Prodotto Interno Lordo, grazie anche alla manifattura emiliana-romagnola, che risulta essere il vero 'motore' per la ripresa economica del nostro paese.

Lungo la via Emilia, da Piacenza a Rimini, infatti, cresce il tasso di occupazione.

Nel 2015 il tasso di disoccupazione in Emilia-Romagnasi è attestatoal 7,7%

Numeri importanti quelli sul tasso di disoccupazione in Emilia-Romagna, ma secondo quanto annunciato dal presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini, al 'Sole 24 ore', 'questi numeri vanno analizzati con cautela'.C'è molto ottimismo, però, a vedere anche i dati positivi del 2015 scorso, rispetto al 2014.Infatti, le industrie situate nell'arco di terra traPiacenza e Rimini hanno registrato ben 18mila occupati in più nell'anno 2015.Se cresce l'occupazione dal punto di vista industriale, brutti segnali arrivano dal settore terziario e dall'edilizia, che nel 2015 in Regione hanno registrato un calo di occupati.

L'Emilia-Romagna è al secondo posto in Italia per numero di occupati

La Regione si piazza sul secondo gradino del podio, poco dietro il Trentino Alto Adige, contando nello scorso anno il 66,7%, in aumento anche rispetto agli anni precedenti.Inoltre, sono numeri ben oltre la media nazionale, che si piazza al 56,3% ma secondo il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Marchesini, 'è un processo che va consolidato nel tempo e c'è ancora molto da lavorare'.

La crescita dell'occupazione e la ripresa economica in Emilia-Romagna sono collegate anche grazie al Patto Regionale per il lavoro, che tutte le forze economiche e sociali regionali hanno firmato a Bologna nell'estate scorsa.L'obiettivo, infatti, di questo Patto Regionale, è quello di tornare entro il 2020 al 2,9% ditasso di disoccupazione fisiologica ante-crisi.Il miglioramento del numero di occupati regionale è legato, quindi, al traino dell'industria, ma per il presidente Marchesini: 'Il vero miglioramento economico del paese può avvenire soltanto grazie a riforme profonde come quelle fiscali e tributarie'.