La Commissione europea ha intenzione di obbligare le grandi multinazionali, comprese Facebook, Google, Apple e Amazon, a rivelare esattamente quante tasse pagano e dove. Il progetto di legge è in programma da prima dello scandalo Panama Papers, ma proprio il clamore per questa vicenda ha portato a dare un'accelerata alla situazione. Il piano dovrebbe includere norme che richiedono - alle aziende che guadagnano più di 750 milioni di euro all'anno - di consentire controlli pubblici sui loro documenti fiscali, esaminando i loro profitti in ogni Paese dell'Unione Europea in cui operano.

Le novità dopo lo scandalo Panama Papers

Dopo lo scandalo Panama Papers, al progetto di legge è stata aggiunta una nuova norma che obbligherebbe le multinazionali a rivelare i profitti ottenuti nei cosiddetti paradisi fiscali. Ancora, le aziende dovranno comunicare le entrate ottenute nel resto del mondo. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sarebbe favorevole a questa proposta, secondo il quotidiano inglese The Guardian. Intanto viene attaccato da entrambi i fronti: da un lato, i sostenitori della proposta lo accusano di scarso entusiasmo verso la stessa; dall'altro lato, gli oppositori pensano che, appoggiando questa proposta, Juncker spinga alcune multinazionali ad operare al di fuori dell'Unione Europea.

Anche tra gli Stati membri dell'UE non vi è una visione comune, a partire dalla definizione di "paradiso fiscale".

Trasparenza fiscale primo obiettivo della Commissione

La proposta sarà presentata dal Commissario europeo per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali, Jonathan Hill. Lord Hill ha dichiarato alla BBC che questa proposta, sulla quale si è riflettuto a lungo, porterà una totale, seppur difficile, trasparenza in materia fiscale.

Ha affermato, inoltre, che la proposta non è scatenata dallo scandalo Panama Papers, ma è il frutto del lavoro sulla trasparenza fiscale che stanno portando avanti da circa due anni. Considerando che già altre attività, comprese le banche, hanno questi obblighi in Europa, la nuova proposta porterà la trasparenza in materia fiscale a circa il 90% delle aziende presenti sul territorio dell'Unione.