Proprio nel pomeriggio è arrivata la comunicazione del presidente della BCE, Mario Draghi, che ha confermato che i tassi rimarranno ancora invariati. Il tasso chiave rimane quindi a zero, quello sui depositi a -0,40% mentre quello di rifinanziamento marginale allo 0,25%. La Banca centrale Europea si dice convinta che i tassi su un livello pari o inferiore a quello attuale saranno presenti ancora per un prolungato periodo di tempo e conferma che gli acquisti mensili di attività per 80 miliardi continueranno ancora fino alla scadenza di marzo 2017.
Tassi invariati, ecco le conseguenze
L'intervento di Mario Draghi è servito da calmiere dopo un periodo di nervosismo dei mercati. All'annuncio odierno Piazza Affari ha risposto positivamente passando da una situazione di perdita (-0,50% all'incirca) passando in verde grazie al rilancio del settore bancario oggetto di acquisti in queste ore. Maglia rosa del Ftse Mib è Unicredit (+3,11%) mentre seguono Banco Popolare (+2,27%) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna (+2,39%). Sorride anche il settore del lusso auspicando una svalutazione del cambio euro-dollaro dovuto alla conferma da parte della BCE del quantitive easing fino al marzo del 2017. Brilla infatti Salvatore Ferragamo che fa registrare un rialzo dell'1,98%.
Il cambio euro/dollaro in questo momento è a 1,1016.
Il calmiere di Mario Draghi dovrebbe garantire meno volatilità sui mercati e garantire una difesa nei confronti del trend ribassista che le borse europee hanno subito in questi ultimi mesi. La notizia è da considerarsi positiva considerando l'avvento di due settimane importanti che vedranno gli stress test della BCE su alcuni istituti bancari italiani e la pubblicazione delle semestrali.
Nella riunione di oggi Mario Draghi ha tenuto ad evidenziare il proprio operato segnalando che il problema delle banche non è più la solvibilità bensì la redditività. Il presidente si è detto disposto ad attuare qualsiasi manovra possibile per sostenere l'economia dell'Euro-zona in questo momento.