Intervenuto come ospite alla trasmissione Tv "Piazza Pulita"su La 7, Roberto Masi, amministratore delegato di Mc Donald's Italia,è stato intervistato dal conduttore Corrado Formiglie ha spiegato la visione che le principali multinazionali del mondo hanno riguardo all'economia italiana. Ecco le sue parole.
"Le imprese hanno bisogno di rinnovamento"
"L'economia italiana è ancora convalescente e non è ancora uscita dalla crisi. Sul referendum costituzionale non vorrei esprimermi perché non sono un costituzionalista e quindi non avrei la competenza per dire Sì o No. Però come imprese abbiamo bisogno di riforme di rinnovamento, cosa che in Italia non vediamo da anni e questa mancanza di reazioni aggrava la crisi. Serve la volontà di rinnovarsi, la semplice Riforma non cambierà nei mesi successivi gli scenari disastrosi in termini di crescita immediata, però potremmo perdere un'ulteriore opportunità. Occorre rinnovare giustizia e mercato del Lavoro, temi su cui ci sono state molte aspettative, alcune delle quali andate deluse. Se ogni tentativo di rinnovamento viene criminalizzato e ci dividiamo non va bene."
"Ecco perchè le multinazionali hanno paura del No"
A una domanda specifica del conduttore Formigli su cosa pensano le grandi multinazionali riguardo all'esito del referendum, Roberto Masi ha detto: "Le grandi multinazionali hanno paura del No perché sarebbe l'ennesima conferma, come già visto negli ultimi vent'anni, che l'Italia non sa rinnovarsi e non è credibile come partner economico sulla scala internazionale. Appare come un partner che quattro anni fa ha rinunciato alle Olimpiadi a Roma perché non poteva permettersele, oggi diciamo di nuovo che non ce le possiamo permettere o che abbiamo paura della corruzione: tutte queste iniziative sono difficili da spiegarsi all'estero e lo dico da sponsor come Mc Donald's dei Giochi Olimpici. Serve certezza delle regole, non come quando abbiamo provato ad aprire un nostro negozio in centro a Firenze, 5 milioni di investimenti e 100 posti di lavoro, e ci è stato impedito perché non eravamouna bottega storica e non vendiamo una carne del luogo."