Tutti gli italiani sanno che a gennaio scatterà la prima rata del canone rai 2017. Per quanto riguarda la comunicazione per la dichiarazione di non possesso tv che permette di non pagare il canone Rai dei chiarimenti sono arrivati proprio dall’Agenzia delle Entrate. Con una comunicazione di ieri infatti è stato reso noto che tutti coloro che non posseggono una televisione in casa hanno tempo fino al 31.01.2017 per comunicarlo alla stessa Agenzia fiscale, presentando il modello di dichiarazione sostitutiva disponibile online per il caso di non detenzione della TV.
Per evitare il primo addebito del canone, è però preferibile presentare la dichiarazione sostitutiva entro la fine di dicembre sia che venga presentata telematicamente sia che venga inviata per posta.
Ecco i dettagli su come presentare la domanda.
Basta collegarsi al sito internet, www.agenziaentrate.it oppure su www.canone.rai.it per reperire facilmente il modello di dichiarazione sostitutiva. Lo stesso una volta compilato va presentato attraverso un’applicazione web, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Occorre però possedere le credenziali Fisconline o Entratel. La dichiarazione sostitutiva può anche essere firmata digitalmente e inviata all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.
E’ possibile poi la presentazione del modello, tramite servizio postale con raccomandata senza busta all’indirizzo: Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti tv – 10121 Torino Casella Postale 22. Bisogna allegare un valido documento di riconoscimento. Tale comunicazione ha validità annuale.
La Legge di Stabilità 2016 ha previsto una presunzione di detenzione dell’apparecchio tv ove sia presente un’utenza elettrica dove lA persona ha la propria residenza anagrafica.
I cittadini, che vogliono provare il contrario, evitando di dover pagare il canone, devono presentare tale dichiarazione sostitutiva al massimo entro il 30.12.2016, con cui attestano che in nessuna delle abitazioni è detenuto un apparecchio tv (anche da parte di altro componente della famiglia). Occorre infatti ricordare che possono sempre scattare dei controlli fiscali sull’evasione del canone che avvengono in 2 modi: a campione o nei casi in cui sorgono fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive.
L’amministrazione finanziaria grazie alla consultazione delle banche dati pubbliche di anagrafe tributaria, rileverà l’anomalia. Sebbene quindi l’agenzia fiscale non ha la certezza della presenza della televisione in casa, tuttavia il sospetto dell’effettivo possesso della tv fa scattare il presupposto di imposta. L’accertamento dell’effettivo possesso comporta inevitabilmente un accesso da parte delle Guardia di Finanza, che può avvenire solo a determinate condizioni di garanzia del contribuente e dietro autorizzazione espressa del Procuratore della Repubblica