E' notizia di pochi minuti fa quella del dissequestro del Grand'Apulia di Foggia, uno dei centri commerciali più grandi del sud Italia.
La notizia attesissima dagli oltre mille dipendenti che erano rimasti scioccati solo dopo pochi giorni dal loro inizio, dalla notizia del sequestro della struttura, arrivata in coincidenza con la giornata mondiale del Black Friday, venerdì 25 novembre.
Infatti sin dal primo momento il Grande capo Tonino Sarni non si era perso d'animo, dopo pochi giorni dal sequestro della sua struttura aveva già avvisato i dipendenti, con una lettera inviata singolarmente ad ogni lavoratore, di tenersi pronti, che a breve la struttura avrebbe riaperto.
La notizia della riapertura è ufficiale, infatti sulla pagina del Grand'Apulia hanno esposto il cartello "il 20 dicembre apre il GrandApulia, il regalo di Natale più bello" per godere così del miglior periodo dell'anno, commercialmente parlando, il Natale.
Ricordiamo che tra i motivi dettati dall'accusa che portarono al sequestro del centro commerciale, ci sono: l'omessa bonifica dell'ex sito industriale, la realizzazione di una discarica abusiva di rifiuti speciali e la realizzazione di un piano di lottizzazione abusiva a fini edificatori commerciali. Naturalmente tutte accuse molto gravi e sicuramente non facili da dimostrare, e quindi si è provveduti a dissequestrare la struttura. Comunque dalle prime indiscrezioni si evince anche un impegno economico da parte della Finsud la società che fa capo al gruppo Sarni per la realizzazione del complesso, è stato preso, e si parla di circa quattrocento mila euro all'anno che saranno destinati alla bonifica del sito.
La notizia del dissequestro è stata accolta dalla provincia foggiana con immenso entusiasmo, visto che il vociferare e l'attesa da parte di tutti per l'apertura del Grand'Apulia va avanti ormai da molti mesi, e l'attesa è talmente tanta che i social network sono tempestati di notizie che parlano del grande centro commerciale.
Tutto questo non solo per i tantissimi posti di lavoro già concessi, ma anche per il grande indotti che si creerà intorno ad un complesso del genere, visto che la provincia foggiana è una delle provincie italiane con il reddito più basso ed un tasso altissimo di micro e macro criminalità.