L’ultima legge di Stabilità ha confermato anche per il 2017 il cosiddetto Bonus bebè di 80 euro al mese erogato per tre anni a tutte le famiglie con un nuovo nato purché con un reddito isee inferiore a 25 mila euro. Rispetto ai primi due anni di attivazione del contributo si devono però registrare alcuni cambiamenti in senso restrittivo, con attivazione di controlli da parte dell’Inps in particolare sul certificato Isee e sul codice Iban sul quale viene erogato il contributo.
Attestazioni Isee per il Bonus bebè 2017: attenzione alla validità
Tra le novità introdotte nelle regole per richiedere il Bonus bebè 2017 si segnalano i controlli da parte dell’Inps per intercettare le attestazioni Isee che presentano omissioni o difformità sul patrimonio mobiliare.
In questi casi, l’Inps provvederà a sospendere l’istruttoria per la richiesta del sussidio (o ad interromperne l’erogazione nel caso in cui questo sia già stato concesso), dando comunicazione al beneficiario. Alla ricezione dell’avviso, il beneficiario potrà presentare entro 30 giorni una nuova Dsu ai fini della emissione di una nuova attestazione Isee, oppure presentare documenti forniti da banche, Poste, eccetera, a sostegno dei rapporti finanziari che si presumono omessi o non veritieri. In caso di corrispondenza tra quanto dichiarato e i documenti prodotti, l’Inps procederà a completare la nuova istruttoria, in caso di nuova domanda, o a ripristinarne l’erogazione.
La stessa procedura è prevista nel caso in cui si presenti un Isee scaduto o che non venga rinnovato alla scadenza.
E’ importante ricordare, infatti, che l’attestazione Isee ha validità di due mesi, per cui, ad esempio, se la certificazione è stata preparata ad agosto, ma il bambino è nato (o è stato adottato) a dicembre, bisognerà richiedere un nuovo certificato.
Una volta ottenuto il Bonus bebè, inoltre, ogni anno sarà necessario presentare una nuova certificazione Isee che confermi il perdurare dei requisiti per ii quali il contributo è stato concesso.
Controlli Inps per il Bonus bebè 2017 anche sul codice Iban
Al fine di verificare che i contributi del Bonus bebè siano effettivamente erogati alle famiglie bisognose, come previsto dalle regole di emissione, l’Inps ha inoltre istituito un ulteriore controllo attraverso la richiesta di presentazione del modello SR163, necessario per verificare l’effettiva corrispondenza tra l'Iban indicato nella domanda di assegno e la titolarità del conto a cui l'Iban stesso si riferisce.
Ricordiamo che il Bonus bebè consiste in un assegno di 80 euro al mese per tre anni per tutte le famiglie nelle quali si registra l’ingresso di un minore (nascita, adozione o affido) con un reddito Isee inferiore a 25 mila euro. In caso di reddito inferiore a 7 mila euro annui, l’assegno viene elevato a 160 euro al mese.