Per conoscere maggiori sviluppi della vicenda dell'Alitalia, bisognerà attendere la giornata di martedì prossimo, quando l'assemblea dei soci e il consiglio di amministrazione voteranno il commissariamento della compagnia aerea. A pilotare questo nuovo corso dell'Alitalia, ci sarà certamente l'ex presidente esecutivo in pectore, Luigi Gubitosi. Sarà affiancato da altri due commissari. Tra i primi provvedimenti il ritocco dei contratti della fornitura di carburante, giudicati troppo cari. Poi verrà approntato un piano di tagli per il riordino economico complesivo dell'azienda.

Alitalia è stata quindi commissarriata con il prestito ponte fornito dallo stato di 500 milioni. Si è parlato di un possibile ingresso delle ferrovie dello stato e di Lufthansa, per portare nuovi capitali all'azienda in difficoltà.

I lavoratori dell'Alitalia hanno bocciato l'accordo voluto dal governo

I lavoratori dell'Alitalia hanno bocciato l'accordo proposto dal governo, che imponeva pesanti tagli alla compagnia aerea. Gli undici amministratori delegati di Alitalia, che dal 1974 hanno tentato di risanare l'azienda, hanno miseramente fallito.

L'elenco degli amministratori delegati

Umberto Nordio, dovette affrontare la crisi petrolifera internazionale che portò alle stelle il prezzo del carburante.

Maurizio Maspes e Luciano Sartoretti hanno vissuto il momento d'oro dell'Alitalia, portandola ai grandi traguardi di reddito, che la rendono competitiva anche con le grandi compagnie. Roberto Schisano, fa seguito, chiudendo la sua gestione con un pesante bilancio in rosso. E' la volta di Domenico Cempella, poi nel 2001 è la volta di Francesco Mengozzi, quando Alitalia rischiò il fallimento.

E' la volta di Giancarlo Cimoli, anche con lui la compagnia aerea chiude con un pesante passivo. Rocco Sabelli a cui fa seguito, non riesce a fare di meglio. Andrea Ragnetti, Silvano Cassano, Cramer Ball non invertono la linea di tendenza. Nonostante tutti i numerosi tentativi fatti per salvare l'Alitalia, si è rimasti con un nulla di fatto.

E' una compagnia importante, la compagnia di bandiera, è un ponte di collegamento indispensabile per il nostro Pil. La preoccupazione dei politici è ragionevole. Matteo Renzi pensa già ad un piano di rilancio. In questo momento senza la Lufthansa e le Ferrovie dello Stato è impensabile immaginare un futuro roseo. Chiude tutte le annate con un bilancio negativo, è un vero peccato per una compagnia che potrebbe essere il fiore all'occhiello del paese.

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