È stato presentato Giovedì Santo, 13 aprile, il reddito di inclusione 2017 che dovrà essere attuato entro maggio dal Parlamento. A presentare il sostegno economico alle famiglie in povertà sono stati il Presidente del Consiglio Gentiloni e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Il reddito di inclusione 2017 si presenta molto più ampio rispetto al precedente Sia, introducendo una serie di requisiti che permetteranno a molte più famiglie di accedere al servizio. Il Governo ha stanziato, complessivamente, 2 miliardi di euro, e il sostegno mensile per ogni nucleo familiare si dovrebbe aggirare intorno ai 485 euro.

L'Esecutivo, inoltre, ha deciso di garantire la cifra anche qualche mese dopo l'ingresso nel mondo del lavoro da parte dei beneficiari, in modo tale da incentivare la ricerca di un'occupazione da parte delle persone interessate.

Come anticipato in precedenza, i requisiti sono molto più ampi, prevedendo un reddito Isee fino a 6.000 euro per consentire l'accesso al beneficio. L'anno scorso, invece, il limite era di soli 3.000 euro. Oltre a questo requisito, è previsto l'inserimento di un nuovo indice, chiamato Isr, acronimo di indice della situazione reddituale, per garantire che il sussidio vada realmente a famiglie che si trovano in una situazione di disagio economico. Tale indicatore non dovrà superare i 3.000 euro, per rendere il nucleo familiare idoneo a ricevere il sostegno economico mensile.

L'erogazione dell'assegno dovrebbe essere di competenza dell'INPS.

Parallelamente a tale intervento, il Governo si è impegnato ad introdurre novità all'interno dei centri per l'impiego. Le amministrazioni comunali dovranno collaborare creando consorzi o aziende speciali dedicate. A queste strutture verrà affiancato un ente nazionale che si occuperà della formazione degli operatori del centro per l'impiego.

Già dal 2017 sarà adottato un controllo sistematico su questo strumento per valutarne l'effettiva efficienza.

Informazioni più dettagliate arriveranno entro maggio 2017, periodo entro il quale il Parlamento dovrà adottare il decreto attuativo, e diffondere maggiori indicazioni su scadenze, requisiti e modalità di richiesta.

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