Il Bitcoin, la più nota tra le criptovalute oggi in circolazione, mercoledì 29 novembre ha raggiunto il picco massimo di quotazione nei confronti del dollaro, superando per la prima volta in assoluto il tetto di 11.000 $, arrivando a toccare un valore di 11.434 $ per unità di valuta digitale.
Aumento vertiginoso della valuta
L'aumento in termini percentuali rispetto al giorno precedente risulta superiore al 10%, fatto eccezionale che non è di certo passato inosservato tra i vertici delle due maggiori banche centrali del pianeta, ossia la Federal Reserve per quanto riguarda gli Stati Uniti e la sua controparte del vecchio continente, la Banca Centrale Europea.
I dirigenti delle summenzionate istituzioni monetarie si sono espresse sia a seguito del vertiginoso aumento di valore della valuta ma ancor più dopo che, nel corso della medesima giornata, le quotazioni della stessa hanno raggiunto un minimo pari a 9.909 $ per Bitcoin.
Ad esprimersi sono stati Yves Mersch per la BCE e e Randal Quarles per la Fed. Il primo, lussemburghese e facente parte del comitato direttivo della banca europea, ha affermato che pur avendo potuto assistere a notevoli incrementi di valore nel corso del tempo, l'utilizzo del Bitcoin come strumento per il regolamento di posizioni creditizie e debitorie, e quindi come mezzo di pagamento, è stato finora del tutto marginale.
Quarles, quadro della banca centrale statunitense e supervisore delle attività della borsa americana, ha invece espresso i suoi dubbi in merito all'incerto comportamento della criptovaluta per via della mancanza di una propria "banca centrale" che ne regoli le attività e l'assenza di supporto istituzionale da parte di un governo nazionale.
Perciò, afferma Quarles, è impossibile sapere quale potrebbe essere il ruolo futuro della criptovaluta come reale sistema di pagamento su larga scala, motivo per cui banche centrali e governi dovrebbero adottare un approccio cauto e oculato nei confronti della stessa.
Ad esprimere un ulteriore parere è stato anche Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, il quale ha affermato che la tecnologia blockchain propria del Bitcoin ha attirato grandi attenzioni nell'ambiente finanziario, pur essendo la stessa utilizzata a volte in maniera non del tutto consona.
In ogni caso il futuro delle criptovalute è incerto, mentre è certo che la loro l'ascesa in termini di valore sia per lo più da attribuire a manovre speculative e non ad un reale utilizzo come sistema di pagamento per regolare gli scambi dell'economia reale.
Ovviamente non è possibile predirre per quanto potrà durare l'ascesa del Bitcoin, ma un suo eventuale crollo potrebbe essere catastrofico anche per le altre valute digitali, le quali molto probabilmente potrebbero perdere valore a seguito della mancata fiducia nelle criptovalute.
Resta solo da aspettare che esploda la bolla speculativa per vederne gli effetti.