La quotazione dei Bitcoin, la criptovaluta del momento, è salita nel giro di circa sei mesi da 2.000 a più di 18.000 dollari generando, in questa sua inattesa ascesa, nuovi milionari. Secondo "Bitinfo", piattaforma specializzata nella valutazione della criptomoneta, ci sarebbero almeno 10 "portafogli virtuali" del valore di oltre 1 miliardo, che rappresentano complessivamente 13,5 miliardi di dollari in Bitcoin.

Alcuni proprietari di questi portafogli miliardari

Mentre le informazioni inerenti i portafogli digitali contenenti Bitcoin sono disponibili, le identità dei rispettivi fortunati proprietari non lo sono.

Solo quando gli investitori rivelano di connettersi a determinate piattaforme, o quando "accidentalmente" alcune notizie e indiscrezioni sul loro conto trapelano, gli si può dare un nome. Infatti vige un certo riserbo intorno all'identità dei ricchi speculatori di criptovaluta nel mondo.

I due canottieri statunitensi

Tyler e Cameron Winklevoss, i gemelli compagni di Università di Mark Zuckerberg, che lo denunciarono per "furto di proprietà intellettuale", e dal quale ottennero nel 2008 un risarcimento milionario di 65 milioni di dollari, a fronte di una richiesta di 600 milioni, nel 2013 hanno investito circa 11 milioni derivanti da questa liquidità per acquistare Bitcoin: la moneta in quel periodo valeva 120 dollari.

A quanto ammontano attualmente le loro entrate non è dato saperlo, ma si stima che siano in possesso di circa 100.000 Bitcoin, e che con le quotazioni attuali abbiano capitalizzato più di 1,6 miliardi di dollari.

Barry Silbert: Western Union verrà spazzata via

Secondo il magazine "Fortune", Barry Silver, proprietario della Digital Currency Group, avrebbe guadagnato centinaia di milioni insieme al collega Tim Draper, fondatore della Draper Fisher Jurvetson, una delle sei maggiori società d'investimento nel settore spaziale, che avrebbe acquistato 30.000 Bitcoin da Ross Ulbricht, ideatore del sito Silk Road, ora in carcere, realizzando circa 500 milioni di dollari.

Satoshi Nakamoto: lo zio Paperone dei Bitcoin

Un altro personaggio che certamente si è arricchito con la criptovaluta con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, è l'inventore dei Bitcoin. Due articoli pubblicati da "Wired" e "Gizmodo", nel dicembre del 2015, indicarono che forse dietro Satoshi si nascondesse un imprenditore australiano, Craig Steven Wright, che nel 2016 rivendicò la paternità della moneta virtuale alla BBC e al "The Economist".

La rivista "Silicon Valley" stimava, l'anno scorso, che la quantità di Bitcoin in possesso di mister Nakamoto si aggirasse sul milione.

Federal Bureau of Investigation

Sempre per il magazine "Silicon Valley" anche FBI farebbe parte della lista dei ricchi possessori della valuta digitale. Stando a quanto riportato da "Wired", il governo americano avrebbe un patrimonio di circa 144.000 Bitcoin sequestrati agli operatori della Via della Seta (The Silk Road) che, alle quotazioni attuali, varrebbero 2,4 miliardi di dollari.