Eccoci con un nuovissimo appuntamento che riguarda l'economia, ovvero, delle bollette con scadenza anticipata. Nelle ultime settimane, infatti, l'argomento "bolletta" è molto discusso sopratutto per le numerose scadenze che devono affrontare i cittadini italiani a fine anno. Nella news di oggi parleremo delle sanzioni che hanno pagato le compagnie telefoniche e del rimborso che toccherebbe ai consumatori. Scopriamo insieme le ultime novità.

Sanzioni: ecco quanto dovranno pagare le compagnie telefoniche

A quanto pare, la tassa mensile che avevano applicato Tim, Wind, Fastweb e Vodafone non era prevista da alcune normative della legge italiana.

Le compagnie telefoniche, infatti, facevano pagare ai propri clienti un servizio che doveva essere usufruito per 30 giorni anziché 28. Così facendo per un anno interno, le persone si sono ritrovate ad affrontare spese superiori al dovuto e sulla questione oltre ad intervenire l'Autorità per le garanzie si è esposto anche il governo. All'inizio le compagnie sopra elencate sono state richiamate da chi di dovere ma nonostante la "ramanzina" hanno continuato ad operare secondo i loro calcoli andando incontro ad una severa sanzione, ovvero pagando circa 1 miliardo di euro ciascuno. Secondo il Codacons, però, tale multa (giusta nelle intenzioni perché a favore dei clienti) risulta essere ridicola nello stesso tempo, in quanto non è proporzionata ai ricavi ottenuti da loro stessi durante questi anni.

L'associazione, per tale motivo, ha invitato i consumatori a richiedere il rimborso.

A chi bisogna rivolgersi per il rimborso?

La domanda che adesso si pongono i clienti e se possono ottenere un rimborso e sopratutto dove farne richiesta. Secondo alcune associazioni, i consumatori, dovranno essere risarciti con almeno 50 euro aggiungendo un euro al giorno per ogni bolletta pagata e non dovuta.

Ma a chi bisognerà rivolgersi? Per ricevere il cosiddetto compenso basterà chiamare la compagnia interessata chiedendo la restituzione di quanto versato. In alternativa è possibile contattare anche il Co.re.com, cioè i comitati regionali che svolgono le proprie attività a favore dei consumatori. Al momento è tutto non resta altro che aspettare nuovi aggiornamenti ed informazioni.

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