I tentativi di phishing ai danni di ignari utenti sono all’ordine del giorno. Ormai le email truffa che cercano di rubare dati sensibili o ancor peggio carte di credito arrivano alla velocità della luce. L’ultimo caso segnalato riguarda delle email fasulle inviate dall’Agenzia delle Entrate ma ovviamente non si tratta affatto di posta elettronica proveniente dal fisco ma di virus informatici. E’ stata proprio l’Agenzia delle Entrate a comunicare del nuovo virus informatico che sta circolando in questi ultimi giorni, chiedendo agli utenti di fare attenzione.

I nuovi tentativi di phishing

Il fisco ha comunicato che da alcune ore è in circolazione un nuovo tentativo di phishing con il mittente che arriverebbe proprio dall’Agenzia delle Entrate o con il codice Agenzia Entrate Gov. Dentro alla email c’è un collegamento che l’utente dovrebbe assolutamente evitare di aprire perchè molto pericoloso. Dalle prime informazioni sembra che aprendo il collegamento, il computer rischi seriamente di essere infettato da un virus o ancor peggio di ritrovarsi rubati alcuni dati sensibili. Così l’Agenzia delle Entrate fa notare che se si ricevono email con oggetto Acconti o F24 ACCONTI e al suo interno un link che farebbe riferimento a potenziali acconti dell’F24 non bisogna aprirlo, anzi è meglio cancellare l’email subito ed effettuare anche la procedura di svuotamento del cestino.

Come difendersi

Gli attacchi informatici ai danni degli utenti sono ormai una realtà ben consolidata ma secondo un report di Wombat è emerso che ormai solo il 9% di essi vanno a buon fine. Questo accade perché gli utenti sono più consapevoli e rispetto al 2016 quando la percentuale era al 15%, si è notato un calo di vittime.

Gli attacchi più frequenti riguardano l’utente medio, con email truffaldine che hanno lo scopo di rubare dati sensibili, creare false notifiche sui social ma anche rimandare a finte home page di banche e altri siti. Per difendersi occorre non aprire mai le email in cui il mittente è di dubbia provenienza, non bisogna mai scaricare i contenuti delle email di cui non si ha la certezza sulle reale provenienza e non aprire neppure i collegamenti.

I servizi bancari, i social network e anche l’Agenzia delle Entrate, in riferimento a quest’ultimo caso, difficilmente chiedono i dati di accesso. Un altro modo per stare al sicuro è cambiare spesso le password dei vari siti: social, home banking, posta elettronica e tutto ciò che custodisce dati e informazioni importanti sulla nostra vita.