Dopo l’ultimo aggiornamento sulle varie tipologie di buoni fruttiferi postali ci occupiamo invece dei rimedi da attivare in caso di rimborso errato e anticipato. Si tratta di una problematica che in questi giorni è stata al centro di numerosi fatti di cronaca. Più in particolare non è più cosi’ raro trovarsi di fronte ad una discordanza fra la somma che si deve ricevere in base al calcolo degli interessi fatto a tavolino dal titolare del buono fruttifero postale e quello che risulta dal sito di Cassa depositi e prestiti o da quello di Poste Italiane SPA.

Rimborso errato o anticipato: cosa si riceve?

Ogni qualvolta che il risparmiatore chiede un rimborso anticipato di un buono fruttifero postale, il capitale verrà restituito al 100% al netto di eventuali oneri di natura fiscale. Gli interessi, invece, verranno corrisposti solo dopo il decorso di un certo periodo di tempo dalla data di sottoscrizione della particolare tipologia. In particolare il tempo sarà ad esempio di:

  • 12 mesi per quelli cosiddetti“ordinari” ,
  • 6 mesi per i bfp a “18 mesi”,
  • 2 mesi per i bfp “Impresa”,

Poste italiane ha recentemente chiarito che può capitare che il valore del rimborso del buono sia inferiore rispetto al valore nominale dello stesso. Ciò è infatti dovuto principalmente all’applicazione dell’imposta di bollo.

Nell’ipotesi in cui il titolare del buono fruttifero postale emesso negli anni 80 riceva una somma inferiore rispetto a quella indicata sul retro del buono stesso a causa di un evidente errore di calcolo nel sistema di Poste italiane o cassa depositi e prestiti, le legge prevede invece la possibilità di ottenere il rimborso totale.

Più nel dettaglio ampia giurisprudenza (Corte di Cassazione sentenza n 6430/16 e Tribunale di Catania sentenza maggio 2017) ha sempre statuito che per i buoni postali emessi fra il 1974 e il 1986 il rendimento sarà quello indicato sul retro. In tutti i casi in cui i conti non tornano si ha quindi diritto al rimborso totale del buono in base a quanto previsto dalla tabella sul retro del buono stesso.

Per i buoni post 1986 invece è possibile ricevere interessi più bassi rispetto a quelli indicati sul retro perchè in virtù della normativa di riferimento, gli interessi sono variabili al ribasso. Dunque poiché non c’è nessun errore di calcolo materiale non si può chiedere il rimborso neppure parziale: il consiglio è comunque sempre quello di fare molta attenzione.