Da diversi anni il miliardario americano Bill Gates è impegnato nel cercare di trovare il giusto equilibrio tra crescita economica e benessere sociale. E, in questo senso, è sempre stato molto impegnato in cause filantropiche e di sostegno alle comunità più svantaggiate, in particolare del continente africano. Ecco, quindi, che non stupisce la sua recente idea di creare nel Continente Nero una sorta di superfattoria dove vengano allevati esemplari di mucca, evidentemente, geneticamente modificati allo scopo di essere iperproduttivi e, di conseguenza, per questa via raggiungere il necessario soddisfacimento alimentare delle popolazioni ivi residenti.

Il bisogno di solidarietà e la supermucca

Forse, per una specie di contrappasso dantesco, le multinazionali a stelle e strisce, che hanno incassato di recente una vantaggiosa riforma fiscale da parte dell'amministrazione repubblicana del Presidente Donald Trump, sentono sempre più la necessità di prestare attenzione all'aspetto solidaristico del loro business. Da questo punto di vista, il fondatore della Microsoft avrebbe pensato di creare, come accennato, una superfattoria dove selezionare una nuova razza di mucca che, per le sue intrinseche caratteristiche di resistenza estrema ai cambiamenti climatici repentini, potrebbe garantire un livello di produzione esattamente equivalente a quello delle sue cugine europee.

Il miliardario e filantropo americano, inoltre, avrebbe già stanziato i fondi necessari che ammonterebbero a circa 40 milioni di euro. Una cifra non da poco.

Gli altri progetti legati alla superfattoria

Ma, ovviamente, una fattoria non è composta solo da mucche. Ecco perché, la fondazione presieduta da Bill Gates ha intenzione di affiancare a questo progetto anche quello di altri animali superproduttivi, come le galline.

Questi dovrebbero arrivare a garantire una sovraproduzione quattro volte maggiore rispetto agli standard attuali per il continente africano. Inoltre, dovrebbero essere messe in campo anche nuove specie di piante estremamente resistenti a siccità e malattie. Inoltre, un innovativo progetto dovrebbe portare, ben presto, a fornire a tutti della vera e propria carne sintetica, cioè prodotta senza la necessità di uccidere l'animale.

Infatti, dovrebbe essere prodotta partendo da poche cellule animali direttamente in laboratorio, secondo il progetto della startup Menphis Meats sostenuta da Gates e Richard Branson con un finanziamento da 22 milioni di dollari.

Comunque, non bisogna pensare che un tale progetto non abbia ragioni più strettamente economiche. l'africa rappresenta un mercato potenziale da circa 1 miliardo di persone e mettere a loro disposizione una rosa maggiore di possibilità alimentari significa compiere un lavoro pionieristico che potrebbe aprire la porta a nuovi sbocchi commerciali nei settori più disparati.

Anche perché, nel frattempo, il miliardario americano sta sviluppando nuovi progetti che potrebbe introdurre in Africa una volta che questa abbia superato la sua condizione di sottosviluppo generalizzato.

Ad esempio, in Arizona, e precisamente a Belmont Gates sta cercando di far nascere la prima smart city, completamente automatizzata e in cui i residenti vivano in un vero e proprio mondo parallelo. Ecco perché dovrebbe costruire circa 80 mila appartamenti nella zona. La città dovrebbe arrivare a contare fino a circa 160 mila residenti ed essere efficacemente collegata a Las Vegas. Il sogno americano continua.