I consumatori potranno utilizzare, nei reparti di frutta e verdura dei supermercati, sacchetti nuovi portati e acquistati anche fuori dagli esercizi commerciali nei quali si fa la spesa. La novità è stata stabilita dal Consiglio di Stato che ha stabilito che il consumatore non potrà più essere obbligato a pagare sistematicamente i sacchetti proposti all’interno del negozio.

La nuova decisione sui sacchetti monouso nei supermercati

Dopo le innumerevoli polemiche sollevate in merito alla decisione di qualche mese fa, sull’obbligo di pagamento delle buste bio per contenere i prodotti dei settori di frutta e verdura, è arriva adesso la nuova decisione del Consiglio di Stato che, come abbiamo visto, apre ai consumatori la possibilità di poter utilizzare sacchetti acquistati anche al di fuori del negozio.

Interesse primario resta comunque la sicurezza igienica degli alimenti e a tale scopo l’utilizzo dei sacchetti dovrà mantenere caratteristiche che siano conformi alle normative sui materiali a stretto contatto degli alimenti. Secondo le nuove decisioni sarà contemplata anche la possibilità, per determinati prodotti e in relazione alle loro caratteristiche alimentari, che venga escluso completamente l’obbligo del contenitore.

Contenitori alternativi alle buste in plastica

Le esigenze alla base del problema dei sacchetti sono nate per ridurre quanto più possibile l’uso di sacchetti di plastica non biodegradabili con lo scopo di modificare le cattive abitudini di utilizzo incontrollato di materiali tossici ed estremamente inquinanti.

Non è quindi da escludere, secondo le nuove regole stabilite dal Consiglio di Stato, la possibilità per i consumatori di portare oltre ai sacchetti bio, reperiti al di fuori degli esercizi, anche l’introduzione e l’uso di contenitori che siano comunque alternativi alla plastica e, soprattutto, non inquinanti come, ad esempio, anche il sacchetto di carta.

Stabilire l’idoneità dei contenitori sarà sempre compito del legislatore che dovrà indicare, nel dettaglio, i materiali e i possibili oggetti da destinare allo scopo alimentare per garantire il più possibile l’igiene e l’adeguatezza nel contesto nel quale si utilizzano. Compito, a questo punto, dei supermercati sarà quello di supervisionare l’effettiva idoneità dei contenitori e delle buste utilizzate dai loro clienti. Operazione delicata e rivolta allo scopo di prevenire ed escludere possibili contaminazioni da parte di sostanze non idonee sulla frutta e la verdura.