"La civiltà sta producendo macchine che si comportano come uomini e uomini che si comportano come macchine." (Erich Fromm) Questa celebre frase sembra proprio azzeccata intanto che infuria la disputa commerciale Cina-USA e tanti studiosi di economia politica riflettono guardando a un futuro a lungo termine, sul fatto che la Cina conquisterà l’egemonia economica globale, escludendo quello che si sta verificando nel presente. I cinesi sono un popolo determinato e numericamente quattro volte quello degli Stati Uniti d’America.

La Cina come prima potenza high-tech nel mondo

Ma potrebbe non essere così, anche se uno svariato numero di economisti lo afferma. La forza lavoro che arriva dalla Cina e che ha preso piede in molti paesi nel mondo, potrebbe essere messa alla prova dall’evoluzione della tecnologia: dai robot e dall’intelligenza artificiale. Chi prenderà il sopravvento tra esseri umani e macchine? Ma soprattutto quando saranno le intelligenze artificiali a occuparsi della popolazione numerosa cosa accadrà se ci saranno delle limitazioni nell’uso del web? I cinesi potrebbero sopravvivere a questo? Inoltre ad appesantire la gara si presenta un altro ostacolo: quello dell’invecchiamento della gente cinese. Giacché la crescente rilevanza della robotica e intelligenza artificiale sfibra il vantaggio della Cina, la capacità stare al passo con la tecnologia diverrà a tuttoggi e in futuro ancora più importante.

La predisposizione di pechino di accentrare e controllare il settore privato fa presagire che in un futuro prossimo questo possa costituire un ulteriore scoglio.

Robot e intelligenza artificiale

Mentre l’occidente teme una potenza come la Cina, c’è la concreta possibilità che quest’ultima non riesca mai a diventare la prima potenza egemone economica al mondo.

Il popolo occidentale non è messo alle strette solamente dal popolo cinese, ma vive nella morsa anche della supremazia americana. Anche se gli Usa devono risolvere il problema di come riassegnare il reddito all'interno, principalmente data la concentrazione di “proprietà di nuove tecnologie”. La Cina, altresì, ha il problema di come conservare il privilegio di “superpotenza esportatrice”.

Le prepotenze dell’attuale presidente degli USA potrebbero avere ripercussioni in termini di posti di lavoro nelle industrie. Già adesso le aziende high-tech producono di più avvalendosi di un personale ridotto.

La battaglia per l’egemonia: Cina e USA

Assodato è che la salita della Cina non è un illusione e di certo non si può basare sulla numerosità della popolazione. Molti paesi più grandi hanno un simile numero di abitanti ma sono molto più arretrati rispetto ai cinesi. Pechino ha prodigiosamente innalzato una cifra enorme di persone da una condizione di miseria fino a portarli a far parte di una classe media. Il progresso della Cina è derivata principalmente dallo sviluppo e dagli investimenti nel campo tecnologico.

Entrambe le potenze, quella cinese e quella americana, continuano a lottare, innovarsi e guadagnare terreno per ottenere in futuro l’egemonia sul mercato mondiale. Il dominio globale non è detto che però sia così scontato né per l’una e né per l’altra potenza, molte volte non è la numerosità che fa la forza. "Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno." (Albert Einstein)