La polemica sui sacchetti della spesa biodegradabili a pagamento, iniziata a inizio gennaio, è continuata a crescere e i consumatori non hanno mai smesso di esprimere il proprio dissenso. Il solo fatto di dover pagare un sacchetto che successivamente non poteva essere riutilizzato ha molto infastidito non solo i consumatori ma anche molti punti vendita che, nonostante le molte critiche ricevute, si sono dovuti attenere alle direttive che gli sono state imposte dallo Stato. Finalmente questo non sarà più un problema per molti consumatori, perchè finalmente è stata emessa una sentenza circa la liberalizzazione dell'uso dei sacchetti usati per frutta e verdura all'interno dei supermercati Italiani.
Ora è possibile portare i propri sacchetti per frutta e verdura
A quanto pare il Consiglio di Stato ha ufficialmente diffuso la notizia che i sacchetti di plastica biodegradabili potranno essere riutilizzati dai consumatori. Questa decisione è stata presa attraverso il Parere n° 859 del 29 marzo 2018 ma è stata resa nota solo nella giornata di oggi 4 Aprile. Questa decisione chiarisce e migliora due importanti aspetti, fino ad oggi molto criticati dai cittadini Italiani: per prima cosa sarà possibile per i clienti portare e riutilizzare i propri sacchetti biodegradabili, purché essi risultino conformi alla normativa diffusa nell'estate 2017. In secondo luogo, è stato chiarito che i commercianti non potranno, in nessun modo, impedire ai consumatori l'utilizzo dei sacchetti biodegradabili usati, a patto che essi siano puliti e in buone condizioni.
Perché il Consiglio di Stato ha preso questa decisione?
Questa decisione è sicuramente originata da una specifica richiesta fatta dal Ministero della Salute, il quale ha domandato al Consiglio di Stato se fosse possibile riutilizzare dei sacchetti bio. Certamente il CDS, emanando questo 'parere', ha accontentato tutti quei consumatori che da molti mesi ormai incalzavano con le critiche nei confronti del cosiddetto 'Decreto Mezzogiorno' (articolo 9 bis al decreto legge 20 giugno 2017, n.91), il quale vietava il riutilizzo dei sacchetti acquistati nei supermercati.
Con questa decisione, dunque, il compito dei supermercati, ma anche delle piccole botteghe, sarà quello non solo di continuare a distribuire i sacchetti a pagamento a tutti qui consumatori che decideranno di non godere del diritto che permette di portare i propri ma dovranno anche controllare se i sacchetti riutilizzati dai consumatori sono o meno conformi al decreto in vigore dallo scorso Gennaio.