I 3 milioni di euro regalati da due senatori sono diventati una vera è propria notizia virale che ha attirato l'attenzione mediatica. Milena Gabanelli e Domenico Affinito, al lavoro per il Corriere della Sera, avrebbero scoperto con la loro inchiesta, uno 'strano regalino' di 3 milioni di euro alla Isiamed digitale srl. Il gesto sarebbe stato compiuto dai senatori 'grazie' alla Legge di Bilancio approvata a dicembre 2017 che consente di aiutare tutte le famiglie o le imprese che ne hanno bisogno. Ed è stato sfruttando questa opportunità che la coppia avrebbe agito.
Peccato però che del regalo dei due senatori verdiniani non fosse a conoscenza dal Ministro Carlo Calenda.
Milioni di euro regalati: un'indagine svela come
Il Ministro dello Sviluppo economico ha preso di recente in carico la vicenda della digitale srl. Si tratta di una società che produce software la cui sede legale è a Roma e che esercita dal 2016, anche se è stato scoperto che l'attività vera e propria è partita circa 20 giorni prima dell'emendamento. A redigere l'atto dei 3 milioni di euro sono stati i due senatori Pietro Langella e Antonio Milo con data 30 novembre. L'emendamento firmato dall'accoppiata sarebbe stato giustificato come un tentativo di promuovere innovazioni digitali nel settore dello sport e del turismo.
La cessione dei 3 milioni di euro ha dunque una motivazione logica, se non fosse che il Ministro Calenda, sul suo account Twitter si è rivelato all'oscuro di tale emendamento. Le segnalazioni degli utenti sono state fondamentali: il Ministro è rimasto a guardare?
La storia dei 3 milioni di euro
Assolutamente no, Carlo Calenda ha bloccato subito il tutto avviando le procedure per la verifica dell'emendamento inerente i 3 tre milioni di euro finanziati.
Lo scopo era quello di capire se in realtà i due senatori avevano veramente fatto i furbi. Dopo una serie di ricerche, si è scoperto che a capo della società ci fossero Vincenzo Sassi e Gian Guido Folloni, un vecchio Ministro. La cosa strana è però che i senatori Milo e Langella hanno partecipato ad un viaggio proprio organizzato dalla Isiamed.
Non basta, perché la società di software ha una serie di partecipazioni a cui fanno fanno capo anche Vincenzo Sassi e il figlio del senatore Milo, ovvero Gianluca. Una situazione alquanto strana che però testimonia un intreccio di finanziarie dedite ad andare a rimpolpare le casse di amici e parenti di chi ha firmato le carte per ottenere gli importi, che in questo caso, sommati, sono stati di 3 milioni di euro.