Nella giornata di ieri le principali agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia del primo vertice dei ministri economici del Governo giallo-verde a Palazzo Chigi. Una riunione durata circa tre ore e nella quale il Premier Giuseppe Conte si è confrontato con il Ministro dell'Economia Giovanni Tria, quello del Lavoro Luigi Di Maio, degli esteri Enzo Moavero Milanesi e delle politiche comunitarie Paolo Savona. Si tratta di un passaggio importante perché si sono analizzati i tanti dossier economici presenti sul tavolo, a partire da quelli interni fino a quelli riguardanti i rapporti con i partner europei ed internazionali.

Il nuovo decreto legge sulle misure economiche sarà orientato alla stabilità dei conti

Rispetto alla complessità ed alla vastità del nuovo contratto di Governo, sembra che prima di tutto si procederà dando seguito alle misure meno onerose dal punto di vista dell'impatto sui conti. Questo perché ovviamente la discussione sia tecnica che politica su questioni come le pensioni e la flat tax richiederà del tempo, stante che le misure dovrebbero essere pesanti per quanto concerne il reperimento delle coperture e la relativa sostenibilità sui conti pubblici. Ecco quindi che tra i provvedimenti più probabili nel prossimo decreto ci saranno la riforma dei centri per l'impiego ed il pacchetto sulle semplificazioni degli appalti.

Sul capitolo fiscale i provvedimenti riguarderanno con elevata probabilità la questione della fattura elettronica. Una situazione sulla quale pendono le lamentele dei distributori di carburante circa la mancanza di un lasso di tempo sufficiente per adeguarsi all'iniziativa. Elemento che rende probabile una possibile proroga della situazione transitoria fino alla fine dell'anno.

Le altre ipotesi di riforma allo studio per il comparto economico

Restano poi in essere anche le ipotesi di intervento sugli elementi di rigidità fiscale sottolineati all'interno del contratto di Governo. A partire dall'eliminazione degli studi di settore per le imprese e del redditometro per i privati. Sarà interessante inoltre notare se si comincerà fin da subito ad operare sul rilancio degli investimenti tramite l'abbattimento della burocrazia, mentre altri interventi potrebbero riguardare il pareggio di bilancio e gli enti locali.

Le misure destinate ad essere discusse nel prossimo autunno

Come già sottolineato all'inizio dell'articolo, nel ventaglio delle opzioni di riforma che sembrano poter essere applicate fin da subito potrebbero non rientrare i provvedimenti più pesanti. Sembra infatti destinata a slittare in autunno la pace fiscale, per la quale sarà necessario come minimo attenere che arrivi a scadenza la rata della prima rottamazione (fissata al prossimo 1/10), in modo da non creare un'interruzione degli introiti in corso di raccolta. Allo stesso modo, anche il tema della flat tax dovrà richiedere una discussione approfondita, mentre sulle flessibilità previdenziale si sta già sviluppando un dibattito accesso in merito ai vincoli ed ai paletti che dovranno essere introdotti contestualmente alle nuove Quote 100/41 e alla proroga dell'opzione donna, per garantire che le misure possano risultare compatibili con la tenuta dei conti pubblici e del debito italiano.

Un presupposto sul quale ha espressamente preso posizione lo stesso Ministro dell'Economia Tria.

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