Con un comunicato di due pagine la Commissione europea ha rigettato il Def (Documento di Economia e Finanza) che solo pochi giorni fa il Governo italiano aveva inviato per ricevere il placet delle istituzioni comunitarie. Un testo al quale i ministri italiani avevano lavorato duramente e che doveva essere consegnato entro il 15 ottobre. Il contenuto del Def, in particolare modo il riferimento esplicito viene fatto al reddito di cittadinanza e alla flat tax, è indicato come inadatto a sostenere quanto illustrato nel Patto di Stabilità.

La Commissione Ue è perplessa sul Def

Il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis e il titolare agli Affari economici, Pierre Moscovici, si sono detti perplessi dalle cifre lette all’interno del Def. Sembra che il contenuto riveli una visione di crescita irreale e che i fondi necessari a realizzare la manovra siano troppo dispendiosi per il nostro paese. Quanto espresso in questo documento è stato definito come un insieme di proposte che si discostano dal percorso di bilancio concordato dai paesi della zona dell'euro.

Entro il 15 ottobre, quindi, è necessario che il Governo trovi una soluzione e riformuli il Def in modo tale che la Commissione europea possa prendere visione di una linea di condotta più conferme al resto d’Europa.

Se ciò non accadesse la Commissione boccerà la manovra e aprirà una procedura su debito e deficit. Circa due mesi fa la Ue aveva provato a venire incontro al nostro paese asserendo che avrebbe accettato un piano contenente una previsione di spese con un deficit fino all'1,6% del Pil.

Di Maio e Tria si dicono fiduciosi

Dombrovskis e Moscovici si sono detti preoccupati che il nostro paese superi dello 0,1% il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta e che il nostro Pil diminuisca di quasi l’1% solo nel prossimo anno.

Intanto però Luigi Di Maio, ministro dello sviluppo economico, ha affermato che non intende tornare indietro su quanto già deciso: secondo lui cambiare sarebbe un tradimento nei confronti del popolo italiano. Il volto simbolo del M5S si è detto convinto di riuscire a dare un nuovo volto all’Italia, anche dal punto di vista economico.

Salvini per il momento non si è espresso ma i suoi rapporti con la Commissione Ue non sembrano essere propriamente sereni; solo poche ore fa Junker, presidente della Commissione europea, lo ha definito “sboccato” a causa dei toni concitati da lui usati. Il ministro Giovanni Tria intanto ha affermato che è pronto ad aprire un dialogo costruttivo con la Commissione europea per spiegare le ragioni che hanno portato il Governo ha discostarsi da quanto concordato nel Patto di Stabilità e crescita.