Tra le discussioni più accese di questi giorni che accompagnano la difficile Legge di bilancio del governo Conte c’è senza dubbio l’ecotassa, il fardello che l’esecutivo dovrebbe inserire sulle auto inquinanti. L’emendamento originale ha subito alcune modifiche che sembrano alleggerire il colpo sui contribuenti e sulle case costruttrici che sono le prime ad aver mosso appunti su questa nuova tassa.

Mancati introiti per le casse statali e riduzione degli organici dei lavoratori delle aziende costruttrici sono alla base delle lamentele sull’ecotassa per via del probabile calo delle vendite che le nuove normative produrranno.

Nel frattempo il governo continua a voler confermare gli incentivi previsti per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale, cioè elettriche ed ibride, ma con cifre che vanno modificate in base alle correzioni dell’emendamento ecotassa.

Le auto piccole salvaguardate

Sale la soglia di esenzione, cioè il limite di inquinamento a partire dal quale l’ecotassa sarà applicata. Infatti le novità, come riporta il quotidiano torinese “La Stampa”, riguardano proprio l’abbattimento della soglia di esenzione che scende da 160 grammi di CO2 a 110. Una modifica che viene incontro ai possessori di auto di piccola cilindrata che di fatto saranno immuni da questa tassa.

Dopo una discussione probabilmente molto approfondita tra M5S e Lega, con il primo partito che da tempo spinge per l’inserimento di questa nuova tassa e con il secondo apertamente contrario, si va verso una soluzione più morbida che però farà entrare inevitabilmente meno soldi nelle casse statali.

Come riporta La Stampa, che sottolinea le parole di Michele Dell’Orco, attuale sottosegretario al Ministero dei Trasporti, la modifica servirà come deterrente all’acquisto di auto di grossa cilindrata ed altamente inquinanti dal punto di vista delle emissioni. La mannaia quindi si abbatterà soprattutto su auto di grossa cilindrata come i tanto discussi Suv, salvando le utilitarie.

Incentivi per le vetture di nuova generazione

Sempre Dell’Orco via Twitter ha confermato anche gli incentivi all’acquisto di auto con nuove tecnologie, come le elettriche o le ibride. Incentivi di rilievo che secondo il sottosegretario dovrebbero arrivare fino a 6.000 euro. Nell’articolo della Stampa però si parla di cifre ancora ipotetiche, perché vista la correzione all’iniziale disegno del M5S, il minor gettito per l’erario produrrà sicuramente una correzione riguardante il bonus.

Si ipotizza un incentivo all’acquisto di ibride ed elettriche solo su autovetture con prezzo di acquisto di un certo rilievo, cioè intorno a 45mila euro.

In definitiva, novità importanti per il settore auto, con incentivo a chi vuole una auto di nuova generazione e tassazioni che secondo la tabella dovrebbe essere nell’ordine di 1.100 euro sull’acquisto di una auto con emissioni per chilometro tra 161 e 175 CO2, 1.600 euro per auto con emissioni tra i 176 ed i 200 grammi per chilometro, 2.000 euro per quelle fino a 259 g/km e 2.500 euro per quelle superiori. Per gli incentivi invece, che dovrebbero riguardare anche i motorini elettrici, 6.000 euro per chi acquista auto con emissioni fino a 20g/km e rottama una auto tra euro 0 ed euro 4 (senza rottamazione incentivo da 4.000 euro). Si scende ad euro 4.000 per l’acquisto di auto leggermente più inquinanti (1.500 di bonus senza rottamazione) ed a 3.000 euro se l’oggetto dell’acquisto è un motorino elettrico.