Il Governo M5S - Lega ha trovato un nuovo alleato nella estenuante trattativa con la Commissione europea per evitare l'avvio della procedura di infrazione per deficit eccessivo. Si tratta del Commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici che, in un'intervista alla radio francese Rtl, ha dichiarato di stare lavorando proprio per evitare che l'italia venga sanzionata. Moscovici ha definito il dialogo in corso con il Governo italiano "costruttivo". E si starebbe cercando di fare in modo che l'Italia adotti le politiche che vuole ma all'interno del rispetto delle regole europee.

Moscovici ha anche detto che la Francia sarà l'unico Paese europeo a sforare il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil, ma ha assicurato che non ci saranno sanzioni. L'auspicio del Commissario europeo e che neanche l'italia subisca sanzioni poiché ritiene che questo sarebbe negativo per tutti.

Le dichiarazioni di Di Maio

Intanto il Vicepresidente del Consiglio e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio torna sul tema delle Pensioni e del reddito di cittadinanza. Di Maio, anche ammettendo che l'italia non si trovi proprio in linea con i parametri europei, assicura che quota 100 partirà regolarmente a febbraio 2019 mentre il reddito di cittadinanza a marzo 2019. Per quanto riguarda la trattativa con l'Europa, Di Maio assicura che l'accordo si farà rispettando tutte le promesse fatte agli Italiani.

Diversamente non ci sarà nessun accordo. Inoltre il Vicepremier ha voluto smentire categoricamente qualsiasi ulteriore ipotesi di tagli a misure come quota 100 e reddito di cittadinanza. L'unica differenza è che, partendo leggermente in ritardo, quota 100 a febbraio e il reddito di cittadinanza a marzo costeranno di meno allo Stato italiano.

La partita Italia-Ue è ancora aperta

Nonostante le dichiarazioni di apertura del Commissario europeo agli affari economici Moscovici, di fatto un accordo formale tra Italia e Ue ancora non ci sarebbe. Ecco perché, come riferisce l'Ansa, proprio ieri sera in tarda serata il Presidente del Consiglio ha convocato a Palazzo Chigi il Ministro dell'Economia Giovanni Tria, facendogli anche saltare un'intervista, proprio allo scopo di chiudere positivamente la trattativa con la Commissione europea.

D'altra parte, ora l'accordo politico tra i partner di Governo è stato raggiunto, anche se sia Luigi Di Maio sia Matteo Salvini non sono disponibili ad ulteriori concessioni sulle risorse destinate a quota 100 e reddito di cittadinanza.

Intanto Conte e Tria un minimo risultato positivo nel breve termine l'avrebbero ottenuto. Infatti il prossimo 19 dicembre non dovrebbe essere discusso l'avvio della procedura d'infrazione contro l'Italia, concedendo al Governo giallo-verde dell'altro tempo per reperire i tre miliardi di euro circa che mancano per far quadrare i conti e ottenere il nulla osta dalla Ue. Secondo delle indiscrezioni pubblicate dall'Ansa, il Governo starebbe pensando di sospendere per un anno o due le agevolazioni fiscali per le grandi imprese.

Da questa mossa si potrebbe recuperare un miliardo di euro. Un altro miliardo di euro potrebbe arrivare da ulteriori dismissioni immobiliari. Certo è che il tempo stringe: è necessario infatti approvare la Manovra entro la fine dell'anno, anche per evitare l'esercizio provvisorio.