Recentemente 17 miliardari statunitense, tra cui il noto finanziere e filantropo di origine ebraica George Soros, hanno pubblicato sul web una lettera incentrata sulle politiche fiscali. Andando maggiormente nei dettagli e stando a quanto riportato in un articolo pubblicato sul sito web del Sole 24Ore, in tale lettera Soros e gli altri miliardari sostengono che vi sia la necessità di aumentare le Tasse per i ricchi. Tra i firmatari della stessa lettera, oltre al già citato fondatore della Open Society Foundations, vi sono Abigail Disney e i fondatori di un influente fondo d'investimento chiamato 'Blue Haven Initiative'.
L'appello alla politica statunitense
Per essere più precisi, la lettera dei super-ricchi è destinata pubblicamente a tutti i candidati delle prossime elezioni statunitensi, che si terranno nel 2020. Nella stessa lettera pubblicata online, i 18 miliardari scrivono che i politici si dovrebbero dare da fare per aumentare la pressione fiscale sui loro conti e sugli altri influenti membri che fanno parte della classe dei 'super-ricchi'. In tal modo, sempre secondo i firmatari della lettera, potrebbero ridursi le diseguaglianze sociali tra loro e il 90% della popolazione che risiede negli Stati Uniti D'America.
Il sostegno all'agenda della senatrice dem Elisabeth Warren
Come già detto, la lettera dei 18 miliardari statunitensi è rivolta a tutti i politici in corsa per le elezioni presidenziali del 2020, con un occhio di riguardo verso quelli appartenenti al Partito Democratico.
Oltre a ciò, bisogna segnalare che proprio nella lettera è contenuto un endorsement nei confronti delle proposte fiscali ed economiche della senatrice Elisabeth Warren. Andando nei particolari, la Politica del Massachusetts ha recentemente proposto una tassa che dovrebbe colpire la ricchezza delle 75mila famiglie che sarebbero le più ricche degli States.
Come scritto nel già citato articolo del Sole 24Ore, nella lettera si ricorda che già in passato altre personalità influenti dell'establishment economico e finanziario statunitense avevano proposto delle politiche fiscali simili alle loro. Più specificatamente, in essa viene citato il ben noto imprenditore ed economista Warren Buffett.
Oltre a ciò, i 18 influenti miliardari hanno sostenuto che con l'aumento delle tasse potrebbe esserci più spazio per investimenti pubblici e per l'aumento della produttività. Inoltre, nello stesso documento, Soros e gli altri 17 miliardari si appellano all'american dream e all'ideale patriottico che anima o dovrebbe animare la popolazione e il governo statunitense.
Nel documento, i 18 super-ricchi hanno scritto anche di non considerare tale ipotetica tassa come un sacrificio.