Il riscatto della laurea con lo sconto ideato dal governo Lega-Movimento 5 Stelle a inizio anno ha avuto un enorme successo, infatti le richieste pervenute all' Inps hanno fatto registrare un'impennata in pochi mesi. Secondo i dati più aggiornati dell'Inps, in soli 4 mesi, da Marzo a Luglio 2019, le richieste di riscatto della laurea sono state oltre 32mila, un numero maggiore rispetto alle domande di riscatto dell'intero 2018, che furono circa 29mila.
Per questo, anche il nuovo governo, composto da Partito Democratico, Movimento 5 stelle e Liberi e Uguali, sta continuando a lavorare su questo dossier per ampliare il numero di chi può beneficiare di questa agevolazione, in vista della nuova legge di bilancia che dovrà essere sottoposta all'attenzione delle Camere non oltre la data del 20 ottobre.
Potrebbe essere agevolato il riscatto della laurea
Allo stato attuale dei fatti, la norma consente di poter fare richiesta per utilizzare gli anni di studio universitario per la pensione solo per chi non ha versato contributi prima del 1996. Una delle ipotesi che il nuovo esecutivo sta valutando, ma già studiata dall'ex sottosegretario del Lavoro Claudio Durigon, è quella di estendere l'agevolazione, magari con qualche ritocco e alcuni limiti, anche a chi ha iniziato a lavorare prima del 1996.
Non dovrebbe, invece, subire alcuna variazione il punto per cui non ci sono limiti di età. L'idea all'origine del riscatto agevolato della laurea è quella di aiutare i giovani con carriere discontinue e con prospettive di pensioni più basse, consentendo di recuperare gli anni di studi con un versamento ridotto.
Il peso che l'allargamento del riscatto scontato della laurea avrebbe nell'economia del nostro paese è ancora in fase di studio, quindi per ora non c'è nulla di certo.
La nuova legge di bilancio del governo M5S-PD
In questi giorni il nuovo esecutivo comincerà ufficialmente a progettare la nuova legge di bilancio, che dovrà essere esaminata dalle Camere entro il 20 ottobre.
Le fondamenta della nuova manovra saranno costituite dal blocco dell'aumento dell'IVA e dal taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, ma sarà centrale anche il tema delle pensioni, anche se, al momento, non sembra sia in cantiere la rimozione della criticata uscita anticipata con Quota 100, voluta precedentemente dal governo Lega-M5S.
Ma sarà fonte di discussione, come abbiamo già detto, anche il proposito della nuova maggioranza "giallorossa" della revisione del meccanismo di riscatto della laurea. Intanto i sindacati Giovedì saranno ricevuti a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e proseguiranno nella loro battaglia per ottenere una maggior attenzione sul nodo delle pensioni, soprattutto partendo dalle classi più svantaggiate.