Buone notizie per i lavoratori dipendenti: la Legge di Bilancio 2025 [VIDEO]ha confermato e prorogato fino al 2027 il Bonus Mutuo-Affitto-Utenze, uno strumento di welfare aziendale che consente di ottenere fino a 2.000 euro l’anno senza tassazione. La Cgil ha diffuso una guida pratica per chiarire chi può beneficiarne, quali spese sono ammesse e come presentare la richiesta al datore di lavoro.
Cos'è il Bonus mutuo - affitto e utenze
Il bonus rientra nei fringe benefit riconosciuti dal datore di lavoro ai propri dipendenti. Serve a coprire, in tutto o in parte, alcune spese fondamentali legate alla casa:
- Bollette di luce, gas e acqua;
- Canone di affitto dell’abitazione principale;
- Interessi sul mutuo della prima casa.
Le somme erogate non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente e quindi non sono soggette a Irpef né contributi.
Il riconoscimento del beneficio avviene a discrezione dell’azienda, che deve informare le rappresentanze sindacali unitarie, se presenti.
I beneficiari del bonus
Il fringe benefit è destinato ai lavoratori dipendenti, con importi che variano in base alla situazione familiare. Il limite più alto è riconosciuto in presenza di figli fiscalmente a carico, compresi:
- Figli naturali, adottivi, affidati o affiliati;
- Figli nati fuori dal matrimonio;•
- Figli conviventi del coniuge deceduto.
Il diritto al bonus prescinde dalle detrazioni per familiari a carico: conta che il figlio rispetti i requisiti reddituali per essere considerato fiscalmente a carico, anche se ha meno di 21 anni o più di 30 anni senza disabilità.
Le spese devono riferirsi a immobili a uso abitativo di proprietà o detenuti con titolo valido dal lavoratore, dal coniuge o dai familiari, a condizione che l’abitazione sia quella di dimora abituale e che i costi siano stati effettivamente sostenuti.
Importi: quanto si può ottenere
Il valore del bonus cambia in base alla composizione del nucleo familiare:
- Fino a 1.000 euro per la generalità dei dipendenti;
- Fino a 2.000 euro per chi ha figli fiscalmente a carico.
L’agevolazione spetta per intero a ciascun genitore titolare di reddito da lavoro dipendente o assimilato, anche in presenza di un solo figlio, purché il minore (o il figlio a carico) sia fiscalmente a carico di entrambi.
Come fare domanda: documenti e dichiarazioni
Per accedere al Bonus Mutuo-Affitto-Utenze, il lavoratore deve presentare al datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Nel documento va attestato:
- Il diritto al rimborso delle spese;
- Che gli stessi costi non siano già stati rimborsati, in tutto o in parte, da altri datori di lavoro.
In presenza di figli a carico, il dipendente deve inoltre dichiarare di avere diritto al tetto massimo di 2.000 euro, indicando il codice fiscale di ciascun figlio. La proroga fino al 2027 rende il Bonus Mutuo-Affitto-Utenze uno degli strumenti più rilevanti per sostenere il reddito dei lavoratori in una fase di costi elevati per la casa e l’energia. Un’opportunità da conoscere e utilizzare, soprattutto per le famiglie con figli.