Sono innumerevoli le volte in cui abbiamo sentito dire che gli altri paesi europei sono più evoluti, più democratici e che adottano un sistema elettorale migliore del nostro. Ma non è esattamente così, o almeno non ovunque. Uno dei rari casi di brutta legge elettorale, persino peggiore del Porcellum e dell'Italicum italiano, è in vigore nella "evoluta" e democratica Inghilterra. Rispetto ai risultati delle ultime votazioni inglesi, chi ha perso le elezioni ha comunque ottenuto risultati di tutto rispetto, ma non è servito a nulla. Se in democrazia vince chi prende più voti, chi ne prende meno dovrebbe contare, quanto meno, su una forza che si basa sulla proporzione dei voti ricevuti.

Invece, per fare gli esempi più estremi ed eclatanti, l'Ukip di Nigel Farage ha preso 3,8 milioni di voti mentre i Verdi ne hanno ottenuti 1,1 milioni, ma entrambi hanno diritto a un solo deputato ciascuno. Altri partiti minori, seppur in presenza di un numero di voti che si potrebbe definire considerevole, non hanno ottenuto nemmeno un deputato.

L'Ukip, in termini di percentuali di voto, risulta essere il terzo partito in Inghilterra, dietro ai Conservatori e ai Laburisti. Nel complesso, Ukip ha ottenuto il 12,6% dei voti, con un incremento di 9,5 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2010. È il miglioramento più grande che sia mai stato ottenuto da qualsiasi altra formazione politica rispetto alle precedenti elezioni, a parte il movimento scozzese che si è presentato per la prima volta in questa tornata elettorale.

Per cui Farage avrebbe potuto essere orgoglioso ed entusiasta, sempre se la situazione fosse stata diversa, invece il leader Ukip ha ammesso la sconfitta precisando che: "Quel che provo è più rabbia che delusione".

Ha ragione Farage a essere arrabbiato, e come lui i Verdi, anche perché il suo partito è arrivato secondo in 118 dei 650 seggi parlamentari.

Il partito di Farage sarebbe diventato una vera e propria forza parlamentare se solo vi fosse stata una norma elettorale all'interno di un sistema di rappresentanza proporzionale. Se in Inghilterra fosse stato in vigore un sistema elettorale proporzionale, Ukip avrebbe ottenuto ben 82 deputati e altri 24 ne avrebbero conquistati i Verdi.

Il risultato conseguente sarebbe stato che la Gran Bretagna avrebbe dovuto ricercare una coalizione con più soggetti politici perché i Conservatori di Cameron non avrebbero ottenuto la maggioranza attuale.

Tanto per chiarire, l'esempio dei risultati calcolati come sopra sono basati sul sistema elettorale in stile "Mattarellum", cioè la legge elettorale in vigore in Italia prima del Porcellum e dell'attuale Italicum. Come per dire che, per quanto riguarda la democrazia, noi non abbiamo nulla da imparare, ma solo se fossimo in grado di mantenere intatto quel poco di buono che un tempo avevamo previsto.