I ministri degli Interni europei si sono riuniti lunedì per arrivare ad un accordo sulle quote di immigranti che ogni stato dovrà accogliere. La gravità dell’emergenza richiede una “risposta integrale europea”, come ha chiesto l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). Alcuni numeri sono utili per capire la situazione: l’Unione Europea ha messo a disposizione 160mila posti per rifugiati. A maggio la cifra era di 40mila e la scorsa settimana si è alzata a 120mila.
Da aprile del 2001 a luglio del 2015, circa 348.540 hanno chiesto asilo politico in Europa.
Il 47% in Germania e Svezia. Il vice-cancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha stimato l’arrivo di 1 milione di rifugiati in Germania nel 2015.; quattro volte la cifra del 2014. Dal 31 agosto ad oggi sono arrivati 63mila profughi a Munich. Il 13 settembre, in solo 24 ore, sono arrivati 10mila persone in Austria. L’esecutivo Ue darà un contributo di 6mila euro per ogni rifugiato accolto dagli Stati europei. In caso di non volere accettare la quota, il Paese dovrà pagare una percentuale del Pil.