Prima di ritornare in Vaticano, Papa Francesco ha portato con sé tre famiglie musulmane in Vaticano. Vivranno lì come rifugiati. Il direttore della rivista Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, ha pubblicato su Twitter un’immagine delle 12 persone che sono salite sull’aereo con il Pontefice. Le donne portavano il velo.

Il portavoce del Vaticano, Federico Lombardi, ha precisato che si tratta di due famiglie, una di Damasco e l’altra di Deir Azzor, una zona occupata dai fondamentalisti dello Stato Islamico. Le loro case sono state bombardate: “L’accoglienza e la manutenzione delle famiglie sarà a carico del Vaticano”.

L’ospitalità iniziale, prima che siano sistemate le loro abitazioni, sarà garantita dalla comunità cattolica di San Egidio. Secondo Elisabetta Piqué, vaticanista del quotidiano argentino La Nación, tutto è stato deciso in fretta e con molta discrezione. Estela Semino, assistente sociale che vive ad Atene e lavora nei servizi gesuiti per i rifugiati, ha aiutato alla sistemazione. Non è stato comunicato com’è stato fatto il processo di selezione.