Il Partito Popolare Austriaco (ÖVP) ha vinto le elezioni. Il nuovo cancelliere sarà il giovanissimo Sebastian Kurz, considerato il “bambino prodigio” della politica in austria. Con il 31,7% dei voti, gli austriaci hanno deciso di voltare pagina. Sarà la destra a guidare il Paese, in mezzo alle polemiche sul fenomeno degli immigrati. Il risultato definitivo sarà annunciato in giornata, dopo il conteggio dei voti che arriveranno via posta. Al secondo posto è arrivato il socialdemocratico, Christian Kern, con il 26,9% dei voti. Il leader dell’estrema destra nazionalista, Heinz-Christian Strache, ha guadagnato cinque punti, arrivando al 26%, e molto probabilmente diventerà il vice-cancelliere dell’Austria.

L’affluenza alle urne

Hanno superato anche la soglia del 4% il Neos e la Lista Pilz, con il 5% e il 4%, per cui saranno rappresentati in Parlamento. Restano fuori invece i Verdi, con il 3,3%, dopo aver perso nove punti. Da quanto si legge sul sito Profil.at, l’affluenza alle urne è stata dell’80%,di gran lunga superiore alla percentuale delle ultime Elezioni politiche.

Chiudere la porta al cambiamento

Un’editoriale di Andrea Bonanni pubblicato su Repubblica sostiene che se l’Austria, “uno dei Paesi più ricchi e felici d’Europa” decide di votare la destra, vuol dire che i fantasmi delle paure stanno vincendo. Il Paese potrebbe allontanarsi da Bruxelles per restare più vicino al pensiero di Varsavia e Budapest.

Sono il Gruppo di Visegrad, gli euroscettici che preferiscono chiudere la porta al mondo che cambia.

Il pericolo della destra per l’Italia

Secondo Massimo Giannini, le elezioni in Austria con l'affermazione della destra rappresentano un campanello d'allarme per l'Italia. Mentre la vittoria del presidente Emmanuel Macron in Francia aveva illuso la regione sulla frenata dell’onda sovranista, i primi risultati in Germania sono stati un annuncio.

L’Alternative für Deutschland è riuscito ad entrare in Parlamento. Ora i risultati in Austria sono la conferma del pericolo della destra, che potrebbe arrivare anche in Italia con il populismo di Silvio Berlusconi e il sovranismo di Matteo Salvini alle prossime elezioni politiche del 2018.

Le opinioni dei politici

Le reazioni tra i politici in Italia non si sono fatte attendere.

Sulla sua pagina Facebook, il presidente del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha scritto che “anche in Austria il popolo boccia la sinistra filo immigrazione. Successo per i partiti che dicono basta all'invasione e all'islamizzazione dell'Europa. È quello che succederà presto anche in Italia”.

Rischio anti-europeo e xenofobo

Dalla direzione del Partito Democratico, Piero Fassino ha dichiarato che il voto austriaco conferma una tendenza: con un profilo più conservatore vincono i democristiani. Le elezioni in Austria sono la conferma che la principale trappola per gli elettori europei arriva precisamente dalla destra populista, che si traveste da quello che non è. Fassino ha ricordato che gli exit poll confermano i consensi del 2013.

Sono una forza che si deve arginare per il rischio anti-europeo e xenofobo. “Ne è conferma – ha aggiunto - anche il successo della SPD in Bassa Sassonia”.

Invece il parlamentare europeo Lorenzo Cesa, rappresentante dell’Udc, si è congratulato con Sebastian Kurz e con l'Oevp. “Vince il partito popolare austriaco – ha detto - vince anche un convinto europeista e così vince l'Europa. Questa vittoria è del Ppe, che rappresenta un segnale di fiducia e di speranza per l'Austria e per tutta l'Europa".