Non sarà una giornata facile per il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Atterrato ieri sera a Roma, oggi avrà un’agenda piena d’incontri istituzionali in mezzo a critiche e polemiche. La visita di Erdogan ha introdotto il tema dell’adesione della Turchia nell’Unione europea nella campagna elettorale italiana. Alcuni politici, come Lorenzo Fontana della Lega Nord, stanno commentando che cosa succederà con il processo di adesione se il centrodestra arriverà al governo. Per altri, come Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, è necessario che qualcuno dica esplicitamente a Erdogan che violando i diritti civili e le libertà dei turchi non potrà entrare in Europa.

Roma riceve Erdogan

La capitale italiana sarà blindata durante la giornata d’oggi. Via della Conciliazione sarà chiusa al traffico, mentre la zona attorno a piazza San Pietro si manterrà controllata da decine di agenti. Il presidente Erdogan è arrivato alle 9:30 al Vaticano per incontrare Papa Francesco in un’udienza privata. L’ultimo presidente turco che è stato ricevuto in Vaticano è stato Celal Bayar nel 1959 da Giovanni XXIII. All’epoca non c’erano ancora rapporti diplomatici bilaterali tra Turchia e Santa Sede. Ma Erdogan ha ricevuto Francesco ad Ankara a novembre del 2014. Erdogan incontrerà in Vaticano anche il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. A Roma saranno schierati circa 3500 poliziotti fino al pomeriggio di lunedì.

Temi di conversazione

Nell’incontro con Erdogan, Papa Francesco parlerà del tema dei curdi e l'offensiva "Ramoscello d'Olivo" lanciata lo scorso 20 gennaio su Afrin per cacciare dal confine con la Turchia le Unità di protezione del Popolo (Ypg). Il governo di Ankara ritiene che siano affiliate al Pkk. Inoltre, Erdogan probabilmente ringrazierà il Santo Padre per aver criticato la decisione del presidente americano Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.

Dal Vaticano Erdogan andrà al Quirinale per pranzare con il presidente Sergio Mattarella e alle 16:00 si presenterà a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Non ci sarà però conferenza stampa al termine della riunione. Tra i temi di discussione ci sarà l’immigrazione illegale, politica di difesa e adesione all’Ue.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha detto che Mattarella e Gentiloni devono pretendere le scuse del “nuovo sultano turco”, in riferimento al presidente della Turchia: “Per Erdogan quello che è successo a Macerata è un 'attacco razzista contro l'Islam'. Lui è un bieco incantatore di serpenti. Finora gli unici che hanno sparato e ucciso in Europa in nome della religione sono i terroristi islamici. Il governo e il presidente della Repubblica pretendano le scuse”.

La protesta dei giornalisti

Nonostante il divieto di manifestazioni, a Roma è prevista una protesta a Castel Sant'Angelo, organizzata dall'Associazione dei curdi in Italia con il sostegno di alcuni membri di Articolo 21, Federazione nazionale della stampa e Rete No Bavaglio.

In una lettera rivolta a Papa Francesco, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, l'European Centre for Press and Media Freedom, Reporter senza frontiere, International Press Institute e altre organizzazioni chiedono di contestare ad Erdogan le repressioni arbitrarie contro la popolazione e i giornalisti. Ad ora si calcola che 170 professionisti dell’informazione sono in carcere per ordine del governo turco. “Speriamo che abbiate modo di discutere durante l’incontro con Erdogan, presidente di un paese membro del Consiglio d'Europa, di quanto pregiudizievole sia il venir meno allo stato di diritto – si legge nella lettera - determinando così l’incompatibilità con i valori democratici dell'Europa".