Bonus asilo nido 2017: l’Inps ha reso note le istruzioni per richiedere il contributo di mille euro previsto per quest'anno e introdotto dalla legge di bilancio 2017. Il bonus asilo, per quest’anno, non sarà contemplato, molto probabilmente, per tutti, poiché è stato previsto lo stanziamento totale di 144 milioni che difficilmente riuscirà a coprire tutte le richieste.

Bonus asilo nido: termini della domanda

Le domande per il bonus, secondo quanto riportato nella circolare Inps n.88, potranno essere presentate solo a partire dal prossimo 17 luglio.

Le modalità per il prossimo anno, invece, verranno rese note successivamente. Il diritto per ricevere l’erogazione della misura economica del bonus dipenderà direttamente dalla nascita o l’adozione di un bambino avvenuta dal 1° gennaio 2016, anche se il suo effettivo contributo andrà a coprire le spese sostenute dai genitori dal 2017. La sua attribuzione dipenderà e sarà operativa fino all’esaurirsi dei fondi che, come già detto per quest’anno saranno 144 milioni di euro. La domanda per richiedere il bonus potrà essere effettuata solo in rete attraverso l’ausilio del sito internet oppure in alternativa attraverso i patronati preposti sul territorio o con il center telefonico dell’Inps. Sarà necessario indicare nella domanda se si sceglierà l’opzione per il contributo per l’asilo nido o per le spese per l’abitazione.

L’erogazione sarà di un massimo di 1.000 euro annui, divise in undici rate da circa 90,91 euro mensili, con il fine diretto di ricoprire in parte o totalmente i costi dell’asilo nido pubblico o anche privato.

Bonus nido per il contributo assistenza domiciliare: come funziona

Sono previste dalla legge, delle forme di supporto domiciliari in favore di bambini che, per ragioni fisiche e di patologie croniche gravi, non possono frequentare l’asilo.

In questi casi i genitori dovranno avere e dimostrare una serie di requisiti come la coabitazione con il figlio e la loro dimora nello stesso comune. Il diritto al contributo presso la propria abitazione dipenderà dalla dichiarazione del pediatra che, in base ad idonea e opportuna documentazione del caso, attesterà l’effettiva patologia cronica della quale è affetto il suo piccolo paziente e che gli impedisce, in pratica, la frequentazione e la presenza all’asilo.

È bene precisare che l’erogazione del bonus, in questi casi, non dipenderà dalla non idonea organizzazione delle strutture scolastiche, pubbliche o private, per accogliere il bambino in difficoltà, ma unicamente dal fattore biologico e patologico di cui risulta affetto il proprio figlio.