E’ l’annuncio che Azita Saleki-Gerhardt, presidente operativo di AbbVie, ha fatto in occasione della sua recente visita presso la sede italiana dell’AbbVie. Un investimento da 60 milioni di euro per attrezzare un sito produttivo presso Campoverde, frazione di Aprilia (LT), capace di confezionare prodotti farmaceutici che richiedono una complessa ed avanzata tecnologia. Il sito sarà operativo a partire dalla fine del 2017 ed occuperà un centinaio di nuovo addetti. Una bella notizia in un momento in cui l’Italia vuole dare un segnale di ritrovata competitività nella competizione internazionale.

AbbVie crede nel made in Italy

AbbVie, un colosso del Pharma nato nel 2013 da una costola di Abbot Laboratories, focalizzato principalmente sulle attività di ricerca e sviluppo, 25mila dipendenti e un fatturato complessivo di 20 miliardi di dollari con oltre 40 farmaci sul mercato in 170 paesi, tra piccole molecole di sintesi chimica e farmaci biotecnologici, coprendo ampie aree terapeutiche come l’epatite C, le neuroscienze, l’immunologia, l’oncologia, le malattie renali e la salute della donna.La casa madre si trova in Illinois, negli Stati Uniti, ed ha altre sedi in Cina, Giappone, Singapore e Germania. Può inoltre vantareuna dozzina di siti produttivi in tutto il mondo, dal Nord America all'Asia.

Il sito nell’aerea pontina occupa circa 1300 addetti, mentre in Italia l’azienda fattura quasi 900 milioni. Adesso questa importante decisione, ossia fare un grosso investimento nel nostro Paese, ritenuto capace di garantire elevati standard di qualità, costruendo un nuovo impianto su una superficie di 2.000 mq, con criteri in grado di rispondere alle richieste di flessibilità, ottimizzazione delle risorse, conformità ai più elevati standard qualitativi.

Tutti elementi indispensabili per proporre i propri prodotti ad un mercato globalizzato.

Giubilo nel mondo politico e industriale

Nel nostro Paese la notizia è stata accolta da un coro di consensi sia nel mondo politico, con il premier Matteo Renzi che dichiarava “L’Italia è tornata – siamo di nuovo un polo attrattivo dove fare importanti investimenti e scommettere sul futuro”, al direttore dell’Aifa Luca Pani “Si tratta dell'ennesimo riconoscimento della capacità e dell'eccellenza della produzione farmaceutica italiana e della solidità del sistema regolatorio.

Il nostro Paese è un hub farmaceutico importante che, puntando sull'eccellenza, può raggiungere grandi traguardi sia dal punto di vista della tutela della salute, sia da quello dell'impulso al sistema produttivo”.

E’ del tutto evidente che questo investimento di 60 milioni che va ad aggiungersi ad altri 40 milioni fatti negli ultimi anni, sempre dalla AbbVie nello stesso sito, è un segnale positivo per l’Italia, considerato che parliamo di una multinazionale che ha il polso della situazione di tanti Paesi e scegli di investire dove ci sono maggiori garanzie. La decisione di AbbVie va a rafforzare il ruolo strategico dell'industria farmaceutica nazionale, settore dove il nostro Paese detiene una posizione leader sia in termini di presenza di industria straniere, sia per volume di prodotti esportati oltre ad essere un comparto che occupa una percentuale rilevante di addetti in ricerca e produzione.