Giungono importantissime novità in merito a due dei blocchi previdenziali tra i più discussi del momento, ovvero pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali; la circolare diffusa ieri con la firma del ministro Madia in calce ha ufficialmente dato il là all’utilizzo dell’istituto del prepensionamento per i lavoratori statali, con una platea di oltre 20.000 individui che dovrebbe essere interessata dalla manovra.



Per il momento la misura riguarderà solo gli esuberi e scatterà previa verifica dell’impossibilità di reinserimento dei lavoratori in questione all’interno di ulteriori amministrazioni rispetto a quella di appartenenza, ma nonostante ciò la circolare ha costituito solo il primo passo verso la realizzazione di un disegno riformatore; in attesa di comprendere quale sarà il peso specifico che la misura del prepensionamento statali avrà sull’istituto della pensione anticipata 2014 bisogna inoltre registrare la presa di posizione di Poletti, che ha annunciato come l’enorme gap da doversi colmare a causa dell’inattività degli ultimi anni porterà a prendere importanti decisioni in tempi brevi.





Prima di analizzare in dettaglio scenari e prospettive future relative a pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali, vorremmo condividere con voi una riflessione; quale sarà stato mai il senso di un provvedimento, la legge Fornero, che dall’atto della sua ratifica ha costretto i governi ad una serie di operazioni di salvaguardia atte a concedere ad interi comparti lavorativi la possibilità di accedere al pensionamento con le norme previgenti? Forse un giorno qualcuno si prenderà la responsabilità di rispondere.

Pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali: il piano di Madia è solo all’inizio



In merito a pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali tiene ovviamente banco la circolare diffusa dal ministero della PA e relativa all’avvio della misura del pensionamento anticipato da adottarsi per i lavoratori pubblici in esubero; quale sarà l’impatto della manovra sull’intero comparto previdenziale?



E’presto per dirlo. Giuslavoristi e politici sono divisi tra chi suggerisce un ritorno al passato (il Sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova ha addirittura auspicato di tornare a considerare il protocollo firmato dall’ultimo governo Prodi) e chi - come i sindacati e il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano - guarda ad una nuova ‘vertenza previdenziale’ in grado di ridisegnare il sistema pensionistico.



Sul tavolo c’è ancora la proposta di legge elaborata proprio dal numero uno della Commissione Lavoro, un provvedimento che ridisegnerebbe l’istituto della pensione anticipata 2014 (in questo caso in modo disgiunto rispetto alla misura del prepensionamento pro statali) consentendo di accedere al pensionamento raggiunti i 62 anni di età più 35 di contributi (il tutto chiaramente calibrato sulla base di un sistema di disincentivi e di penalizzazioni che decrescono con l’aumentare dell’età alla quale si decide di abbandonare l’impiego). E’ancora presto per comprendere cosa accadrà si diceva, quel che è certo è che nel breve si avranno importanti novità.

Pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali, Poletti annuncia importanti accelerazioni



A spianare la strada verso un simile scenario il ministro Poletti, che in merito alle modifiche al sistema previdenziale ha sottolineato che ‘siamo in ritardo e questo significa che bisogna correre. Dobbiamo decidere e ciò significa assumersi più rischio ma non possiamo che fare così per recuperare il gap accumulato. Abbiamo davanti un periodo di ascolto, alla fine faremo una sintesi di quello che è emerso e prenderemo le decisioni. Non facciamo niente contro nessuno, faremo quello che pensiamo sia utile per gli italiani’.



A questo punto non resta che attendere, vi terremo aggiornati.