No al prepensionamento statali all’interno della riforma PA, no ad un riassetto della pensione anticipata 2014: il vertice tenutosi ieri a Palazzo Vidoni tra le confederazioni sindacali e il ministro Madia ha scritto un’importante verdetto mettendo definitivamente fine a speranze ed illusioni che erano nate negli ultimi mesi.



Il presidente della Commissione Lavoro Damiano ha da un lato accolto con favore il no al prepensionamento statali dall’altro evidenziato cosa avrebbe fatto in caso contrario, il tutto mentre Renzi tace; l’impressione è comunque quella di un premier che avesse già stabilito da tempo cosa fare e cosa non fare, muovendo da dietro le quinte l’intero dibattito previdenziale.



Pensione anticipata 2014, prepensionamento statali fuori da riforma PA: l’annuncio è ufficiale



A margine dell’incontro tenutosi ieri tra il ministro Madia e i sindacati, il numero uno della PA ha assicurato che non ci saranno prepensionamenti per gli statali e che non si lavorerà in ottica esuberi.



In tema di riforma PA, le considerazioni più interessanti hanno riguardato la staffetta generazionale, che verrà perseguita ricollocando comunque le eccedenze all’interno della stessa PA, e il rinnovo del contratto sul pubblico impiego, rinviato alla prossima Legge di Stabilità.



Tornando al no sul prepensionamento statali, l’annuncio è stato dato dalla stessa CGIL: ‘Non ci saranno prepensionamenti e non ci saranno esuberi’ hanno dichiarato sul punto Michele Gentile e Rossana Dettori al termine del meeting.



Il presidente della Commissione Lavoro Damiano non ha perso tempo arrivando a sottolineare che se per caso ci fosse stata ‘qualche innovazione normativa sul piano previdenziale’ si sarebbe subito chiesta ‘l’estensione al settore privato’. ‘Del resto sulla materia - ha sottolineato Damiano parlando di pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali - si impone una rigorosa regia tra i ministeri interessati’.



Sarebbe dunque stata inammissibile una disparità di trattamento tra pubblico e privato, ma il no al prepensionamento statali, escluso lo ribadiamo dalla riforma della PA, apre tutta una serie di nuovi scenari.



La prima conseguenza riguarda in linea generale dipendenti privati e lavoratori precoci, chiamati ad abbandonare definitivamente l’idea di vedersi applicato il prepensionamento dato che la misura era legata a doppio filo al provvedimento gemello da doversi ratificare per i dipendenti pubblici; la seconda grande conseguenza concerne il futuro assetto della pensione anticipata 2014, che in assenza di un intervento dalla portata così ampia non verrà riformata contrariamente a quanto si era immaginato alla vigilia. Se la realtà era dunque questa, perché illudere per mesi i lavoratori di tutta Italia?

Pensione anticipata 2014, prepensionamento statali fuori da riforma PA: Renzi e Madia in disaccordo sin dal principio



A parlare di possibili prepensionamenti per gli statali in esubero fu il ministro Madia qualche mese fa, allorquando fatti due conti, a Cottarelli (responsabile della spending review) risultavano oltre 20.000 dipendenti pubblici in esubero.



C’è addirittura una circolare firmata dal ministro Madia il mese scorso a certificare come la manovra sul prepensionamento statali fosse reale e concreta, ma sin da subito Renzi aveva chiarito che ‘la riforma nasce dalla volontà di migliorare l’efficienza della PA, non di risolvere il problema degli esuberi’.



L’impressione è che alla fine abbia trionfato il volere di Renzi ma che comunque si sia scelto di dare campo al ministro Madia, cosa che ha però illuso migliaia di lavoratori (pensiamo in particolare ai precoci) che nel prepensionamento avevano riposto le residue speranze di uscire dalla gabbia nelle quali li ha confinati il ministro Fornero.



E Voi cosa pensate? Credete che il no al prepensionamento statali fosse stato pianificato sin dall’inizio? Ritenete positivo o negativo il fatto che la manovra sia stata alla fine eliminata? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!