Giungono importantissime novità in merito alla manovra sul prepensionamento statali: stando alle ultime indiscrezioni, la misura non verrà infatti considerata all'interno del Cdm di dopodomani e verrà esclusa dall'intero provvedimento di riforma della PA, il tutto nonostante le dichiarazioni rilasciate nelle settimane scorse dal ministro Madia facessero pensare a tutt'altro scenario.



Se la manovra sul prepensionamento statali verrà effettivamente cestinata il rischio sarà quello di un effetto domino, con lo stesso istituto della pensione anticipata che potrebbe non essere più riformato.



Prepensionamento statali, manovra esclusa da riforma PA



Come già accennato in apertura, la misura del prepensionamento statali non verrà discussa all'interno del Cdm di dopodomani: troppo fitto l'odg e troppi i punti da dover discutere in merito alla riforma della PA, un provvedimento che di certo richiederà ulteriori riunioni prima del consueto dibattimento in Aula.



Tra i punti che verranno trattati troviamo in particolare la modifica della mobilità volontaria e obbligatoria, l'abrogazione del trattenimento in servizio (raggiunta l'età pensionabile), l'incentivazione del part-time, l'opzione contributivo donne e il rinnovo del contratto del pubblico impiego, tutte tematiche che verranno discusse anche domani, 12 giugno, nell'ambito della riunione che vedrà impegnati i sindacati da una parte e il ministro Madia dall'altra.



A tenere banco in queste ore è però un intendimento più generale espresso dal governo, che non solo non vorrebbe discutere in Cdm del prepensionamento statali ma che starebbe addirittura pensando di elidere la manovra dal provvedimento di riforma della PA. Per quale motivo?



In molti sono propensi a pensare che la cosa avrebbe aperto uno squarcio nel sistema previdenziale italiano, con numerose altre categorie di lavoratori (precoci, Quota 96 della Scuola e lavoratori privati su tutti) a rivendicare il medesimo trattamento e dunque la possibilità di fruire dell'istituto del prepensionamento. Lo stesso presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, in passato ha ribadito la necessità di rispettare l'uniformità del sistema previdenziale prevedendo il medesimo tipo di architettura normativa per privato e pubblico impiego. Troppi i punti interrogativi che si sarebbero dunque aperti, troppe le situazioni 'scomode' che si sarebbe dovuto affrontare.



Ad ogni modo siamo ancora nel campo delle ipotesi, urge dunque attendere gli esiti del Cdm.

Prepensionamento statali, il no dell'esecutivo manda in soffitta la riforma della pensione anticipata



Qualora la manovra sul prepensionamento statali non dovesse essere effettivamente considerata, cadrebbe inoltre ogni prospettiva di riassetto dell'istituto della pensione anticipata.



In molti avevano infatti ipotizzato un sensibile intervento in caso di ritorno al meccanismo dei ritiri anticipati dall'impiego, ma senza il 'grimaldello' costituito dal prepensionamento statali potrebbe saltare tutto.



E Voi cosa ne pensate? Credete che sarebbe giusto applicare l'istituto del prepensionamento ad un solo settore lavorativo (in questo caso quello dei dipendenti pubblici) o ritenete invece opportuno l'estensione dello strumento a tutte le tipologie di lavoratori? Dateci il vostro parere commentando l'articolo qui sotto!