"Sarebbe la fine della previdenza integrativa, quella stessa che dovrebbe consentire alle giovani generazioni di aggiungere alla pensione pubblica una pensione di natura privata". A parlare con toni molto duri è Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. L'allarme riguarda quanto previsto dall'esecutivo con la nuova legge di stabilità 2015, che a tutti gli effetti prevede una vera e propria stangata su tutti coloro che hanno pensato di integrare il primo pilastro previdenziale italiano. Da alcune statistiche sembrerebbe infatti che i trentenni attualmente al lavoro potrebbero ritrovarsi con una mensilità pensionistica di circa il 50% rispetto al proprio ultimo stipendio.
È quindi fondamentale pensare fin da subito a delle integrazioni private, per fare in modo di poter mantenere anche in pensione uno stile di vita adeguato. Peccato che il Governo abbia appena equiparato le Pensioni integrative a delle vere e proprie rendite finanziarie, con un conseguente innalzamento della tassazione che in alcuni casi supera il +70% rispetto all'aliquota precedente.
Casse previdenziali dei professionisti e fondi pensione integrativi: arriva la stangata
La stangata vera e propria cade quindi sulla testa dei professionisti e dei circa 6 milioni di lavoratori (pubblici e privati) che hanno deciso di aderire ad un piano pensionistico integrativo. I primi si vedranno aumentare l'imposizione dal 20% al 26%, mentre i secondi la vedranno passare dall'11,5% del 2014 al 20% del 2015.
È chiaro che la misura risulta di forte contrasto con quanto predicato fino a poco tempo fa; a poco serve sottolineare le difficoltà dell'Inps nell'erogare ai futuri pensionati una mensilità dignitosa, se poi si sceglie di tartassare proprio gli strumenti che dovrebbero servire ad alleggerire lo Stato dai futuri doveri di welfare.
Intanto sembra che anche la tassazione del TFR subirà un aumento, mentre a chi è già in pensione da gennaio 2015 slitterà il saldo della propria mensilità. Al fine di ottenere importanti risparmi in commissioni bancarie, ogni prestazione Inps sarà corrisposta al 10 di ogni mese, oppure al primo giorno bancabile successivo in caso di festività.
Unimpresa parla di situazione controproducente per l'economia del Paese
Nel frattempo fioccano le prese di posizione: "mettendo insieme le misure relative al comparto previdenza e Tfr inserite nella manovra del governo, si scopre che liquidazioni e pensioni sono state oggetto di un pesante intervento tributario - ha affermato Paolo Longobardi di Unimpresa - Le misure inserite nella legge di stabilità relative al trattamento di fine rapporto penalizzano i consumi: le disposizioni sul Tfr sono l'ennesima stangata fiscale sui lavoratori e, alle fine, si riveleranno controproducenti per la ripresa economica". E voi cosa pensate al riguardo delle nuove misure contenute nella legge di stabilità 2015?