Somiglia sempre più ad una telenovela la vicenda connessa al test di Medicina 2014-2015: da un lato le clamorose irregolarità commesse in riferimento dell’ultimo test, con il presidente del CINECA ad aver rassegnato le proprie dimissioni, dall’altro l’infinito dibattito sull’annullamento del test di Medicina 2015, con Miur e Giannini a portare avanti la stessa tesi ormai da tempo. Nel mezzo una valanga di procedure giuridiche, con tutti coloro i quali avevano presentato ricorso contro l’iniziale esclusione che da oggi in poi dovrebbero poter dormire sonni tranquilli: niente controricorso del MIUR e no alla ripetizione del test di Medicina, con il Ministero ad aver fatto retromarcia annunciando che le due domande in merito alle quali erano state riscontrate delle irregolarità non saranno prese in considerazione.
L’enorme polverone alzatosi negli ultimi giorni a causa delle prime comunicazioni provenienti dal MIUR, stando a cui il test si sarebbe dovuto ripetere, e del successivo dietrofront (niente ripetizione dei test ma semplice ricalcolo del punteggio) hanno in parte oscurato la tematica connessa al test di Medicina 2015, ma il dibattito anche su questo punto rimane estremamente acceso.