Si prevedono tempi duri per il sistema pensioni 2015 con Bini Smaghi a prendere il ruolo di ministro dell'Economia al posto di Pier Carlo Padoan, nel caso quest'ultimo fosse eletto Presidente della Repubblica come successore di Giorgio Napolitano.
Pensioni news 2015: lo scenario delle Riforme con Bini Smaghi
Il Premier Matteo Renzi starebbe pensando a Bini Smaghi come figura idonea a ricoprire il ruolo di ministro dell'Economia con Padoan probabile futuro Capo dello Stato. Ma chi è Lorenzo Bini Smaghi? Membro della Morgan Stanley, ex membro della BCE, conoscendo questo suo trascorso e presente, non si prevede nulla di buono sul fronte Pensioni, anzi, si rischia che anche le Riforme messe in preventivo dal Governo Renzi, possano saltare a favore di un sistema pensionistico ancora più rigido, così come vuole l'Unione Europea che ha sempre approvato in linea di massima, la tanto odiata e critica riforma pensioni della legge Fornero.
Ma a prescindere da uno scenario politico che vede coinvolti Bini Smaghi e Padoan, cosa sta succedendo attualmente nel percorso della riforma pensioni. Da gennaio 2015 le pensioni saranno inferiori, lo ha affermato lo Spi Cgil. Seguendo il valore Istat, una pensione minima da 500 euro dovrebbe diminuire di circa l'1%, ovvero intorno ai 5,00 euro, e così via in modo proporzionale, insomma, sempre peggio. La situazione pensioni sta peggiorando irrimediabilmente ad oggi, il futuro non è roseo anche perchè la Legge di Stabilità 2015 non ha fatto nulla nel merito. Il fatto stesso che Renzi abbia continuato con l'appoggio degli 80 euro i dipendenti privati con un reddito massimo di 26.000 euro, e che abbia lasciato a mani vuote incapienti e per l'appunto pensionati, lascia intendere praticamente dove sta andando questo Governo.
L'avvento di Bini Smaghi dovrebbe acuire ancora di più il problema dei pensionati, sembra che al peggio non ci sia mai fine. E gli esodati? Il problema non è stato ancora risolto e non sembra vi siano stati spiragli per farlo, e non sarà certo un europeista e banchiere ad occuparsene. Se si vuole trovare qualcosa di apparentemente positivo nell'operato del Governo Renzi, è che dal 1 maggio 2015, coloro che sono disoccupati ma vicini alla pensione, e che ancora non hanno i requisiti necessari per andarci, potranno usufruire previo richiesta, di un assegno di disoccupazione.