Mancano ancora risposte certe sulla recente vicenda del pensionamento con opzione donna, che ha visto alternarsi numerose notizie e indiscrezioni di stampa dopo le veementi proteste organizzate dai comitati territoriali. Nella pratica, in discussione vi era la proroga della possibilità di pensionamento a 57 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti che hanno acquisito più di 35 anni di contribuzione, mentre l'accesso all'Inps saliva a 58 anni e 3 mesi (con gli stessi obblighi contributivi) per le lavoratrici autonome. Fatto sta che al momento non è chiaro se questa possibilità potrà essere effettivamente concessa anche nel 2015, tanto che le pensionande sarebbero rimaste bloccate in una sorta di stallo, visto che l'Inps ha recentemente affermato di non aver ricevuto novità in merito oltre quelle già indicate nelle precedenti circolari (che davano la pratica in scadenza con la fine del 2014).

D'altra parte, il problema restano le coperture finanziarie che l'istituto di previdenza sociale dovrebbe trovare in tempo utile per garantire tale sanatoria.

Inps chiede al Governo Renzi di intervenire con un parere definitivo

Proprio la grande incertezza che vige sull'argomento ha portato l'Inps a prendere tempo sulla questione, chiedendo ai propri organi interni di continuare ad accogliere anche nel 2015 e  in via cautelativa le domande di pensionamento poste dalle interessate, ma senza garantirne l'esito positivo. Sarà il Governo Renzi a dare una risposta definitiva sulla questione, ma è risaputo che l'esito dipenderà in larga parte anche dai calcoli dei tecnici diretti dal Ministero dell'Economia e dalla Ragioneria dello Stato, che hanno il polso della situazione riguardante il delicato tema del bilancio pubblico.

È evidente che in un momento come questo e a tre anni dalla legge Fornero le situazioni di disagio si siano moltiplicate, rendendo più difficile intervenire proprio perché l'approvazione di un provvedimento in favore di una nicchia di pensionandi potrebbe lasciare scoperte altri casi altrettanto problematici. Sopra ogni cosa, resta però il fatto che questi lavoratori abbiano già accumulato un importante montante di contribuzione sulle proprie spalle e pertanto sarebbe giusto secondo molti flessibilizzare l'Inps quanto basta per accoglierne le legittime richieste di pensionamento.

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